L'ultimo ricorso di appello è stato bocciato dai giudici qualche giorno fa e ieri, dopo un iter di dieci anni, è andata giù: villetta abusiva con vista panoramica sui vigneti del Lacryma Christi da un lato e golfo di Torre del Greco e Torre Annunziata dall'altra.
Territorio di Terzigno, costruzione di 150 mq in via Amati, zona Zabatta area interno parco, le ruspe hanno sferrato non pochi colpi per raderla al suolo.
È la prima di quattro esecuzioni di demolizione disposte dalla Procura del Tribunale di Nola, guidata dal facente funzioni Arturo De Stefano. Demolizione avvenuta in danno dei proprietari, che hanno perso tutti i gradi di giudizio, ed effettuata grazie ai fondi anticipati dall'Ente Parco.
Tra i materiali di risulta ci sono anche rifiuti pericolosi. Per ripristinare adesso lo stato dei luoghi bisogna separare e caratterizzare i rifiuti. Si tratta del primo di quattro abbattimenti, altri tre rientrano sempre nell'area Parco, territorio di Terzigno, Ottaviano e San Sebastiano. Qui andrà giù un complesso residenziale costruito sulla colata lavica con piscina, campo da calcio, sala ricevimenti. Ma sono ancora tante le costruzioni abusive da demolire nel Parco e i cui iter sono stati accelerati grazie ai fondi messi a disposizione dal Parco del Vesuvio attraverso un protocollo del 2019 stipulato con le Procure.
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