Castellammare, droga nascosta dietro l'altarino: condannati i fratelli Vitale

Maurizio e Ciro Vitale dovranno scontare 17 anni di carcere ciascuno

L'altarino usato come nascondiglio per la droga
L'altarino usato come nascondiglio per la droga
di Dario Sautto
Venerdì 10 Marzo 2023, 20:54
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Le dosi di droga nascoste dietro la statua della Madonna nella nicchia abusiva nella piazza di spaccio di vico Licerta interamente protetta dalle telecamere: arrivano le condanne per i Vitale. Si è chiuso poco fa il processo di primo grado nei confronti dei primi sei imputati coinvolti lo scorso anno nel maxi blitz dell'Antimafia contro la principale piazza di spaccio di droga del Centro Antico di Castellammare di Stabia.

Come richiesto dal pm Giuseppe Cimmarotta, sono stati condannati a i fratelli Maurizio e Ciro «Cirillone» Vitale, che dovranno scontare circa diciassette anni di carcere ciascuno.

Condanna attorno agli otto anni e mezzo ciascuno anche per Massimo Fiorillo, Domenico Sorrentino e Ciro Salvato, a due anni infine per Salvatore Valanzano. I primi sei imputati avevano scelto di essere giudicati con il rito abbreviato dal gup del tribunale di Napoli per ottenere uno sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

Il gruppo dei Vitale era stato coinvolto nel blitz dei carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, che avevano eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia. Associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi clandestine sono i reati contestati a vario titolo al gruppo capeggiato – secondo l'accusa – da Maurizio e «Cirillone» Vitale, ritenuti uomini di fiducia del clan D'Alessandro all'interno del Centro Antico di Castellammare di Stabia.

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