Ischia, altre due microfrane sull'Epomeo: ​allarme maltempo, mille edifici da evacuare

L'ordine di sgombero potrebbe essere esteso a tutti i Comuni dell'isola

Ischia, si delinea la nuova zona rossa
Ischia, si delinea la nuova zona rossa
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 30 Novembre 2022, 23:01 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 18:40
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Le ricerche, nonostante gli sforzi dei soccorritori, neppure ieri hanno avuto l’esito sperato. I coniugi Gianluca Monti e Valentina Castagna, poi Salvatore Impagliazzo e la 31enne Maria Teresa Arcamone risultano ancora dispersi.

Si continua a scavare nel fango non solo nell’area delle abitazioni inghiottite dalla frana, ma su tutto il percorso compiuto dai massi e dal fango sabato scorso, quando Casamicciola si è svegliata come travolta da un’eruzione. I sommozzatori cercano anche in mare i possibili dispersi. Vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell’ordine ritengono che la giornata di oggi sarà decisiva in un senso o nell’altro perché il meteo consentirà alle squadre di soccorso di operare più agevolmente.

Domani e dopodomani sono previste precipitazioni importanti. E se la paura del maltempo cresce sul fronte dei soccorsi, non da meno lo è per il rischio che le nuove piogge possano causare ulteriori frane come ha spiegato ieri il ministro per la Protezione civile e del Mare, Nello Musumeci. In particolare sono state già individuate due microfrane a ridosso dell’Epomeo, ma ci sono anche altri fronti aperti.

Il pericolo è che la zona già interessata dalla frana, con nuove piogge, possa far crollare anche quei pezzi friabili di montagna non ancora caduti.

Ieri, fino a sera inoltrata, si è riunito per ore il Centro di coordinamento dei soccorsi per mettere a punto la strategia su come contenere nuovi danni e, soprattutto, nuove vittime. In caso dell’ormai probabile allerta meteo sull’isola è già stato deciso di sfollare temporaneamente i residenti che vivono nelle aree a rischio. Ieri sera al Centro di coordinamento si è definito il perimetro della nuova “zona rossa” e le azioni da porre in atto per mettere in sicurezza gli edifici e dislocare i nuovi sfollati. Un lavoro incessante ed eroico, quello dei soccorritori, lodato anche dal presidente del consiglio, Giorgia Meloni, che sui propri social ha postato la foto di un poliziotto che mette in salvo un bimbo.

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In attesa della nuova ondata di maltempo, i vigili del fuoco con l’aiuto dei geologi hanno raccolto dati per delimitare la nuova zona rossa che potrebbe interessare non solo il Comune di Casamicciola, ma anche degli altri cinque Comuni. È stata quindi svolta una sorta di mappatura degli edifici a rischio. Tablet alla mano, gli operatori hanno segnato un puntino rosso sullo schermo per segnalare le abitazioni che andranno sfollate in caso di peggioramento del meteo. Sono circa 300 le persone attualmente costrette a vivere fuori casa perché la loro abitazione è stata colpita dalla frana o perché già considerata in pericolo. Un numero che dovrebbe quanto meno raddoppiare con gli sfollamenti temporanei previsti nel weekend. Circa mille gli edifici ritenuti a rischio nel caso le nuove piogge causassero nuove frane, non tutte sono però abitate.

In queste ore il commissario prefettizio, Simonetta Calcaterra, sta verificando con l’ufficio anagrafe il numero preciso delle persone che dovrebbero essere sfollate. Il piano prevede in caso di allerta meteo che chi vive in abitazioni potenzialmente in pericolo dovranno lasciare le proprie case nei due giorni previsti di maltempo per poi ritornare. Si tratta di sfollamenti temporanei. Al momento è stata emessa un’ordinanza comunale di sgombero per una decina di case perché risultano inadeguate le vie di fuga in caso di pericolo. La Prefettura ha poi richiesto ai gestori di luce, gas e acqua di attrezzare delle squadre di lavoro di pronto intervento 24 ore su 24, serviranno per disattivare le utenze nelle case che saranno sfollate nei giorni di maltempo per evitare incendi o fughe di gas. Contemporaneamente il questore di Napoli Alessandro Giuliano e il Comandante provinciale dei carabinieri Enrico Scandone, sono impegnati, oltre che sul fronte dei soccorsi, anche per garantire un servizio contro possibili atti di sciacallaggio presidiando le case ora disabitate. 

Per l’ospitalità dei nuovi sfollati, anche se solo per due giorni, si stanno approntando alcuni alberghi in tutti i Comuni dell’isola. Hotel normalmente chiusi in questo periodo dell’anno. In queste strutture si stanno portando coperte e altri sussidi da utilizzare in caso di emergenza non solo dalla Protezione civile regionale e dalla Caritas, ma anche da parte di singoli cittadini che hanno anche aiutato a ripulire gli alberghi per consentire l’ospitalità degli sfollati. Parallelamente si stanno attrezzando i palazzetti dello sport, anche se non dovrebbe essere necessario il loro apporto per l’ospitalità degli sfollati. Nella tragedia e nel dolore per le otto vittime già accertate, l’unico conforto è rappresentato proprio da questa interminabile catena della solidarietà. 

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