Maltempo e rischio frane: a Ischia una “zona rossa” allargata, evacuazione a tempo da tre Comuni

L’incubo è che tutto possa ricominciare

Soccorritori e cittadini spalano il fango a Ischia
Soccorritori e cittadini spalano il fango a Ischia
di Valentino Di Giacomo
Martedì 29 Novembre 2022, 23:01 - Ultimo agg. 30 Novembre, 20:52
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Un occhio alla terra che trattiene ancora i quattro dispersi, ma anche un altro al cielo in previsione del peggioramento delle condizioni meteorologiche con forti precipitazioni previste entro sabato e che potenzialmente potrebbero provocare altre frane. L’incubo è che tutto possa ricominciare.

Sarà dunque varata una nuova zona rossa al massimo entro domani. In quell’area è previsto un piano temporaneo di evacuazione non solo per i residenti più vicini al Monte Epomeo e nella zona in cui si sono verificati gli eventi più catastrofici, ma anche per chi vive in altre zone di Casamicciola e in altri Comuni ischitani, in particolare Forio e Lacco Ameno.

Venerdì potrebbe quindi essere attivato un nuovo piano di evacuazione straordinario che sarà varato tra oggi e domani: ad annunciarlo è stato ieri a Ischia il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, in una conferenza stampa a margine del Comitato di coordinamento soccorsi che si è svolto ieri mattina insieme al sindaco metropolitano Gaetano Manfredi, i sindaci dell’isola, i vertici di Protezione civile regionale, vigili del fuoco, forze dell’ordine e alla presenza del Governo rappresentato dal sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, Pina Castiello.

Sono almeno mille gli edifici sotto osservazione nella sola Casamicciola, ma il prefetto ha spiegato che negli altri Comuni ci sono fronti di potenziale pericolo. Già ieri è aumentato ulteriormente il numero di sfollati, ora se ne contano circa 290.

«Il Comune, con il commissario prefettizio Simonetta Calcaterra - ha spiegato il prefetto -, sta già svolgendo le verifiche sui residenti effettivi che ci sono nei circa mille edifici che possono essere coinvolti nella possibile emergenza. I numeri dei possibili sfollati non sono ancora conosciuti, ma si sta verificando anche con l’ufficio dell’anagrafe comunale quanti di questi edifici sono realmente abitati».

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Ma non è solo il costone a ridosso del Monte Epomeo a far paura, anche se è quello il fronte ritenuto maggiormente a rischio. Le piogge attese nei prossimi giorni potrebbero provocare lo smottamento di altri pezzi di montagna non ancora crollati provocando nuove frane, un’ipotesi, purtroppo, tutt’altro che remota. Anche per questo il comitato ha accolto con favore l’offerta giunta dall’ordine degli geologi che già oggi invieranno ad Ischia dieci esperti per effettuare analisi e previsioni dell’area e anche intorno alle abitazioni potenzialmente a rischio in caso di nuovi eventi atmosferici. Si farà di tutto per evitare nuove tragedie, ma per farlo andranno monitorati anche altri costoni di montagna. E non solo a Casamicciola.

«Abbiamo deciso nel corso della riunione - ha spiegato Palomba - che probabilmente queste analisi che stiamo facendo nel dettaglio nella zona di Casamicciola, saranno estese anche in altre zone dell’isola. Sappiamo che ci sono altri fronti aperti anche in altri Comuni». È quindi pronto un piano straordinario della Protezione civile regionale. «Un piano speditivo - ha detto Palomba - che sarà redatto in apporto al commissario straordinario per l’emergenza, chiunque esso sia (dal momento che il governatore De Luca ha stoppato la nomina del Governo per il viceprefetto e attuale commissario comunale Calcaterra)». Un’attenzione, ha precisato il prefetto, che sarà rivolta anche agli altri Comuni dell’isola.

Pronti quindi ulteriori alberghi per i nuovi sfollati temporanei e anche i palazzetti dello sport. Imprecisato il numero, al momento, dei cittadini che potrebbero dover essere costretti a pernottare fuori nel caso di probabile peggioramento del meteo. «Potrebbero esserci altri 300 o 400 sfollati, ma - ha ribadito Palomba - non abbiamo ancora un dato consolidato. Ai cittadini spiegheremo che l’allerta durerà da sabato a domenica, se scatterà allora sarà varata una nuova ordinanza per realizzare questo piano speditivo. Nel caso stiamo predisponendo alberghi e palazzetti così da consentire la collocazione di queste persone per due giorni, a seconda della sicurezza e della situazione meterologica. Quando l’allerta terminerà i cittadini potranno rientrare nelle proprie abitazioni». 

Fin qui i programmi per i prossimi giorni, ma la conferenza stampa con tutte le autorità presenti è stata anche l’occasione per fare il punto su cosa non si è fatto per impedire la tragedia. La dirigente della Protezione civile regionale, Claudia Campobasso ha infatti ricordato che «il Comune di Casamicciola non aveva un piano straordinario di emergenza aggiornato», parole che non sono comunque da leggere come un atto d’accusa nei confronti del commissario straordinario di Casamicciola, il viceprefetto Calcaterra, che si è insediata solo lo scorso giugno. Se per Casamicciola era presente Calcaterra, per Forio e Lacco Ameno c’erano invece rispettivamente i sindaci Francesco Del Deo e Giacomo Pascale. Entrambi hanno voluto sottolineare come condoni e abusi non possono essere messi in relazione con i dissesti idrogeologici, ma hanno anche mostrato delle slide sostenendo che la zona interessata dall’alluvione fosse edificabile. Polemiche di ieri, mentre già da oggi bisognerà fare una corsa contro il tempo e contro il meteo per mettere in sicurezza la popolazione dal pericolo di nuove frane.
 

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