Gang di banditi scatenati nel Napoletano, colpite tre aziende in due ore

Verifiche sul ruolo di sette specialisti in furti organizzati

Gang di banditi scatenati nel Napoletano, colpite tre aziende in due ore
di Giuseppe Crimaldi
Mercoledì 9 Novembre 2022, 23:56 - Ultimo agg. 11 Novembre, 07:41
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Notte di violenza e di paura ad Arzano. Tre colpi in una sola notte, perpetrati ai danni di negozi e aziende da un’unica banda composta da sette malviventi. Episodi che dimostrano - laddove ve ne fosse ancora bisogno - come l’assalto della criminalità predatoria a Napoli e nel suo hinterland sia sempre più un’emergenza.

Criminalità scatenata. Ma veniamo alla cronaca di una notte in cui i malviventi - sempre gli stessi, appare ormai certo - sembra abbiano avuto campo libero muovendosi indisturbati e puntando ad obiettivi che - evidentemente - avevano studiato da tempo.

Primo furto. Siamo in via Atellana, all’altezza dell’esercizio commerciale “Colonial Sud cash & carry”: è qui che un furgoncino Doblò Fiat color rosso amaranto si ferma: dal veicolo scendono sette persone, quasi tutte con il volto coperto, guanti alle mani e armate di spranghe e oggetti utili allo scasso; con mossa fulminea sollevano la saracinesca e si introducono nel negozio, puntando dritti alla cassa, che riescono a forzare, portando via una somma che non è stata quantificata.

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Passa meno di mezz’ora e la banda si sposta raggiungendo via Sette Re. Sono sempre loro, i sette malviventi che riescono ad agire senza incrociare sulla loro strada una pattuglia delle forze dell’ordine o, quanto meno, una ronda di vigilantes che pure lavorano per garantire la sicurezza ai beni di imprenditori e commercianti. 

Ma niente.

Loro proseguono imperterriti sulla loro strada: evidentemente hanno pianificato tutto a dovere, conoscendo forse anche gli orari e i movimenti delle guardie giurate particolari. Il Doblò rosso stavolta punta verso una fabbrica: la “Ds Glas”, un’azienda leader nel settore della distribuzione di contenitori in vetro sia standard che “particolari” di alta gamma (bottiglie e vasi) destinati al mercato del vino, distillati, gourmet e di altri settori.

Stavolta l’audacia dei malviventi è tale da riuscire a anche a varcare la cancellata dell’azienda: perché tre degli uomini con il volto coperto forzano la serratura, sotto gli occhi - e si vede chiaramente dalle registrazioni degli impianti di videosorveglianza che registrano le fasi dello scasso - di numerosi automobilisti che percorrono in quel momento il tratto di strada. Nessuno di questi sentirà il dovere di allertare il 112, di segnalare il tentativo di irruzione in atto. Poi, e anche queste fasi sono state documentate dai fotogrammi delle telecamere interne alla fabbrica, con violenza inaudita sfondano a calci la vetrata che separa la hall dell’azienda dagli uffici amministrativi: riescono a entrare, mettono a soqquadro tutto, a caccia della cassaforte. Ma suona l’allarme a sirena, e così, dopo una manciata di minuti, il gruppo di criminali decide di desistere. Vanno via senza trafugare nulla, ma lasciando uno scenario di desolante devastazione, e di danni ingenti.

Non è finita ancora. Poco dopo i sette tentano un terzo colpo, questa volta ai danni di un deposito gestito da un commerciante di origine cinese. Quando finalmente arrivano i carabinieri della compagnia di Caoria, dei sette non c’è ovviamente più traccia. Indagini in corso, grazie alle immagini registrate dalla “Ds Glas”. La pista che si batte è quella di un gruppo criminale di “professionisti” dello scasso. Napoletani, o forse a stranieri. Ma tra gli imprenditori della zona comincia a serpeggiare sfiducia, perché qui - ad Arzano - non si sentono più sicuri.

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