Il commento di De Luca
«Il clima dell'incontro è stato di grande disponibilità e volontà di collaborazione reciproca per portare avanti questo progetto per Caivano. Verificheremo con i fatti la concretizzazione degli interventi con l'impegno di tutti. Nel frattempo esprimo il mio apprezzamento per questa presenza del presidente Meloni e per gli impegni assunti». Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo aver incontrato la premier a Napoli prima della sua partenza per la Grecia. Nell'incontro, spiega De Luca, Meloni «ha comunicato la volontà di assumere Caivano come intervento modello di riqualificazione e rinascita di un territorio. Un modello che richiederà l'impegno di tutte le istituzioni, a tutti i livelli». «Ho sottolineato - ricorda il governatore campano - la necessità del rafforzamento delle misure di sicurezza e della presenza 24 ore su 24 in strada delle forze dell'ordine per il contrasto alla criminalità e per dare fiducia ai cittadini. Ho confermato l'impegno a sostegno del mondo della scuola per consentire l'apertura pomeridiana degli istituti e ad attivare un servizio d psicologi, oltre che a sollecitare l'assunzione di oltre 30 assistenti sociali, come previsto dai piani di zona. Abbiamo espresso anche la disponibilità a dare una mano al Comune di Caivano per progetti di riqualificazione urbana, a cominciare dal Parco Verde». Infine De Luca ha chiesto a Meloni «di valutare con attenzione la necessità di non ridurre la rete scolastica del nostro territorio e anche di sbloccare rapidamente i fondi Sviluppo e Coesione per poter dare una mano in concreto ai Comuni per i progetti di riqualificazione territoriale e realizzazione di strade».
Meloni vede De Luca in aeroporto
La premier Giorgia Meloni ha visto in aeroporto, a Napoli, il governatore campano Vincenzo De Luca. L'incontro tra i due, protrattosi per circa 20 minuti, è servito a fare il punto sulle misure da adottare a Caivano, dove la presidente del Consiglio ha intenzione di avviare un monitoraggio costante. Meloni non avrebbe incontrato i famigliari delle vittime del duplice stupro che l'ha portata nel piccolo comune alle porte di Napoli.
Caivano, 20 nuovi docenti e 1,5 milioni per le scuole
Venti docenti in più, scuole aperte anche di pomeriggio, un milione e mezzo di euro. Sono gli interventi e le risorse per Caivano annunciati dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, oggi con la premier Meloni nella cittadina del Napoletano. «Lavoriamo per far crescere la nuova generazione e per questo ieri ho firmato il decreto Agenda Sud, che stanzia 265 milioni e mezzo di euro per oltre duemila scuole del Mezzogiorno. Tra queste ne abbiamo individuate 245, di cui quattro a Caivano che avranno un'attenzione particolare», ha spiegato. «Su Caivano - ha sottolineato Valditara - stanziamo 1 milione e 560 mila euro per avere una ventina di docenti in più nelle scuole secondarie di primo grado, garantendo le risorse per iniziative extracurricolari nel pomeriggio che tengano gli istituti aperti tutto il giorno. Ci sarà una formazione specifica per i docenti, con azioni di sostegno sociale e psicologico ai ragazzi appartenenti ai contesti più fragili, anche per supplire alla mancanza degli assistenti sociali». « Caivano - ha ricordato il ministro - diventa un esperimento pilota, ma ovviamente non ci fermiamo qui. Supporteremo le scuole situate nelle aree maggiormente critiche. Bisogna istituire un forte dialogo con le associazioni del terzo settore e anche con le famiglie, che devono essere coinvolte. È un intervento assolutamente innovativo che utilizzerà non soltanto i fondi Pnrr ma anche i fondi Pon; poi stanzieremo anche ulteriori risorse per consentire l'avvio di alcune di queste riforme». «Vogliamo lanciare un messaggio ai giovani - ha detto - perché siano loro i protagonisti. Li coinvolgeremo in tutta Italia anche nella educazione al rispetto della parità di genere in una circolare entro fine settembre. Vogliamo dare ai giovani la forza di prendere in mano il proprio futuro, e lo Stato farà la sua parte».
Valditara: sanzioni contro dispersione scolastica
«L'ammenda di 30 euro per l'evasione all'obbligo scolastico è ridicola. Servono interventi equilibrati e graduali per sanzionare in modo significativo i genitori che si rifiutano di mandare i figli a scuola all'interno dell'obbligo scolastico». Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara al termine dell'iniziativa di oggi con la premier Giorgia Meloni all'Istituto Francesco Morano del Parco Verde, a Caivano. Nella riunione del comitato per l'ordine e sicurezza pubblica svoltasi a Caivano con Meloni, Valditara spiega di aver «insistito e sottolineato, trovando una totale condivisione da parte della premier, che è necessario tra l'altro raccogliere l'invito della procuratrice per i Minori di Napoli che va nella stessa nostra direzione. Siamo di fronte a una delle più gravi mancanze del percorso legalitario da parte delle famiglie, quella di privare il figlio del proprio futuro».
Tutti i ministri verranno qui
«Il tema delle 'zone franche' o delle periferie disagiati è un tema del quale si discute da anni. Tante cose sono state fatte, anche qui, il tema è che poi i progetti non arrivano a compimento. Per cui c'è un tema di concentrazione e di continuità che secondo me può fare la differenza. Per cui il tema di Caivano diventa un tema centrale nellì'agenda quotidiana del Governo, coinvolge l'intero Consiglio dei ministri. chiederò a ogni membro del Governo di essere presente qui in modo cadenzato per aggiungere il suo pezzo di questo lavoro e per monitorare quello che sta succedendo» ha detto la premier Giorgia Meloni, lasciando l'istituto Francesco Morano di Caivano.
Opportunità di lavoro per chi vive qui
«Penso che queste iniziative debbano rappresentare anche un'opportunità di lavoro per chi abita qui per cui ho dato indicazione che nel centro sportivo, nel centro culturale e in tutti gli spazi che si aprano debba essere data priorità a chi vive in questi quartieri e vuole lavorare» ha detto là premier Giorgia Meloni, lasciando l'istituto Francesco Morano.
Investimenti sulle quattro scuole di Caivano
«Ho avuto vari incontri questa mattina» anche con insegnanti della zona e «devo dire che qui ci sono persone che fanno cose incredibili», vogliamo dire che «non sono sole nel loro lavoro preziosissimo e faremo la nostra parte» ha detto la premier Giorgia Meloni parlano a Caivano della questione della scuola. «Il ministro Valditara - ha evidenziato - ha firmato il decreto Agenda sud sulla lotta al divario educativo che investe oltre 260 milioni di euro e coinvolgerà tutte e quattro le scuole del primo ciclo di Caivano: ci saranno le risorse per aprire le scuole oltre l'orario curriculare, aiuteremo insegnanti e studenti anche in tema di sostegno psicologico. C'è il tema degli assistenti sociali e ne parlerò col presidente De Luca». «In queste 4 scuole - ha concluso - potranno arrivare fino a 20 docenti in più».
Credere che ci sono alternative
«Chi vive qui deve credere che ci possono essere alternative. Anche se fa più rumore forse l'albero che cade c'è una foresta che cresce anche in questi territori e devo dire che da quando ho risposto all'invito di don Patricello si sono fatte avanti tantissime realtà che dicono 'vogliamo fare la nostra parte' e noi le coinvolgeremo. Da domani è attiva la piattaforma al ministero del Lavoro per i percettori del reddito per poter prendere parte ai corsi di aggiornamento. La domanda e l'offerta di lavoro è un altro dei temi importanti per questi territori» ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.
Polizia e magistrati saranno meno soli
«Ringrazio le forze dell'ordine ed i magistrati che conducono una battaglia quotidiana contro la criminalità Non sono soli, saranno sempre meno soli, va rafforzata qui la presenza delle forze dell'ordine, anche la possibilità di operare dell'apparato giudiziario» ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano
Riaprire il centro Delphinia in primavera
«Il centro Delphinia è un grande centro sportivo, 25mila metri quadri di struttura, una struttura da anni abbandonata e che oggi è una discarica a cielo aperto ed è uno dei luoghi in cui il degrado favorisce la criminalità. Il nostro obiettivo è riaprire il centro entro la prossima primavera» ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.
Un territorio che sarà bonificato
«Questo territorio sarà radicalmente bonificato. Presto vedrete i frutti» di questa azione, ha proseguito la premier Giorgia Meloni a Caivano, «partendo da questo territorio che oggi è conosciuto per le sue problematiche - ha aggiunto - l'obiettivo è che domani sia un modello: da problema a esempio. E questo è l'obiettivo del governo con la collaborazione di tutte le istituzioni. Le direttrici della nostra azione si basano sulla fermezza dello Stato contro la criminalità, la droga».
A Caivano il fallimento dello Stato
«Se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro come quello che condanniamo vuol dire che qui si è consumato uno fallimento da parte dello Stato, nonostante gli sforzi che sono stati fatti. Lo Stato giusto ha prima di tutto il dovere di difendere i più deboli e i minori sono i principali fra questi soggetti. Il numero delle persone coinvolte nel duplice stupro alimenta il terrore che episodi del genere siano di più di quelli che emergono» dice Giorgia Meloni a Caivano.
A Caivano per metterci la faccia
«Io penso che uno Stato serio ed una politica coraggiosa devono mettere la faccia sulle cose difficili da risolvere assumendosene la piena responsabilità. Non siamo qui solo per la pur doverosa condanna e solidarietà, siamo venuti a qui a dire che ci mettiamo la faccia» ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.
Il ringraziamento a don Patriciello
«Ringrazio il comitato dell'ordine e siucurezza che si è riunito, una presenza importante che vuole raccontare qualcosa di importante. Noi siamo venuti qui per diverse ragioni, la prima è rispondere all'invito di don Patricello un uomo straordinario, lo ringrazio per l'accoglienza e per il lavoro che fa in un territorio difficile». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel corso di un punto stampa a Caivano.
De Giovanni: serve identità culturale
«Sono convinto che quello che sta succedendo sia l'esplosione di un disagio che ha radici culturali e non credo sia un problema di risacche di delinquenza risolvibile con il presidio militare del territorio, che può far bene ma è una cura sintomatica». Ne è convinto lo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni che, conversando con l'Adnkronos a proposito degli stupri di Palermo e di Caivano, sostiene che «la causa di questa 'malattia' è una problematica disattenzione: le periferie abbandonate dalle istituzioni - come Caivano a Napoli, lo Zen di Palermo, Librino di Catania, Tor Bella Monaca a Roma, e altre - sono diventate dei veri e propri 'non luoghì», afferma l'autore de 'I bastardi di Pizzofalcone' citando il celebre antropologo francese Marc Augé. Concentrarsi sulla cura dei sintomi, secondo De Giovanni, non porta a molto: «Possiamo chiamare l'esercito, la Folgore, tutte le forze armate e metterle per strada, ma non possono starci in eterno e quando vanno via che succede? Torna tutto come prima. Per curare le cause di questa malattia occorre intervenire sulle scuole, che sono il primo presidio istituzionale sul territorio», osserva lo scrittore, sottolineando che «servono più istituti, una maggiore offerta, un'edilizia scolastica decente e non fatiscente com'è adesso, un maggior numero di insegnanti motivati e meglio pagati e il tempo pieno, perché i ragazzi vanno tolti dalla strada».
Oscurare siti porno
«Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno». È uno degli argomenti, afferma il parroco di Caivano don Maurizio Patriciello, da lui affrontati con Giorgia Meloni nel corso del lungo colloquio nella chiesa di San Paolo, al Parco Verde. Parlando della visita della premier, il sacerdote commenta: «Io ho osato e, grazie a Dio, c'è stata una risposta». Alla premier «abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è inserito nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi».
Il centro sportivo riaprirà nel 2024
«Entro la primavera del 2024 il centro sportivo di Caivano», devastato dall'incuria e dai vandali, teatro delle violenze di gruppo ai danni delle due cuginette, «tornerà ad essere un centro sportivo». Lo ha detto don Maurizio Patriciello, riferendo ai giornalisti quanto a lui riferito dalla premier Giorgia Meloni nell'incontro appena conclusosi. «Mancano pochi mesi alla primavera del 2024, ma credo che manterrà la sua parola», ha aggiunto. «Meglio di così non poteva andare. Noi abbiamo un desiderio grande di applaudire ma se le promesse, come accaduto altre volte, non verranno mantenute sapremo anche fischiare».
Il Comitato ordine e sicurezza nella scuola
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta alla scuola superiore Francesco Morano di Caivano, al Parco Verde, dopo la prima sosta nella chiesa San Paolo Apostolo dove ha incontrato don Maurizio Patriciello. Nella sede della scuola parteciperà alla riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza sul futuro del Parco Verde dopo lo stupro delle due cuginette di 10 e 12 anni. A bordo di un'auto ha percorso le poche decine di metri che separano la parrocchia dove si è incontrata con don Patriciello dalla scuola. Alcune centinaia di persone si sono radunate all'esterno dell'istituto Francesco Morano di Caivano dove è in corso la riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza con la premier Giorgia Meloni. La folla è in silenzio mentre la scuola è chiusa e molto presidiata dalle forze dell'ordine. Di fronte, un palazzo enorme del Parco Verde che ha 5 balconi con persone affacciate mentre le altre decine di finestre sono tutte con le tapparelle abbassate.
Rastrelli: il ritorno dello Stato
«La presenza di Giorgia Meloni a Caivano rappresenta finalmente il ritorno dello Stato, in un territorio troppo lungo colpevolmente abbandonato». Lo dichiara il senatore Sergio Rastrelli componente della commissione parlamentare antimafia e coordinatore cittadino di Napoli di fratelli d'Italia. «È un segnale di altissimo valore istituzionale, ed insieme un atto di straordinario coraggio politico per gli impegni che la Premier prenderà e che saprà rispettare È un'occasione irripetibile per tutte le articolazioni dello Stato, finalmente coese, per rinnovare la battaglia contro criminalità, degrado ed indifferenza e per restituire a questi territori martoriati la speranza del riscatto» conclude Rastrelli.
Meloni-parroco, incontro di 40 minuti
È durato circa 40 minuti l'incontro tra la premier Giorgia Meloni ed il parroco del Parco Verde di Caivano, don Maurizio Patriciello. Il vertice si è svolto nell'ufficio parrocchiale alla presenza del prefetto di Napoli, Claudio Palomba e del vescovo Angelo Spinillo. Presenti anche i ministri Piantedosi, Abodi, Valditara ed il Capo della Polizia, Vittorio Pisani. All'uscita dell'auto con a bordo la premier, applausi dai presenti.
L'urlo di dolore di Borrelli
L'intervista con l'avvocato Pisani
Meloni e i ministri nella scuola
Tappa successiva della presidente del consiglio - accompagnata dai ministri Piantedosi, Abodi e Valditara e dal sottosegretario Mantovano - è l'istituto scolastico Francesco Morano, dove presiederà una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Al termine è previsto un punto stampa. Non è escluso che la premier possa infine visitare la neo costituita caserma dei carabinieri di Caivano.
Arcigay: Stato prenda posizione su omotransfobia
«L'omicidio di Maria Paola Gaglione e gli abusi sulle due minorenni impongono allo Stato una posizione esplicita contro la violenza di genere e l'omotransfobia». Lo afferma, in una nota, Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, in occasione della visita a Caivano, in provincia di Napoli, della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Circa tre anni fa, nel settembre 2020, - viene spiegato nella nota - il Parco Verde fece da sfondo alla tragedia che ebbe come vittima la giovane Maria Paola Gaglione, che in quel parco viveva con la sua famiglia e che fu uccisa dal fratello in quanto «colpevole» di amare un ragazzo transessuale. «La presenza dello Stato, in frangenti come questo, - dice ancora Sannino insieme con Daniela Lourdes Falanga, responsabile per i diritti delle persone trans e non-binary della stessa associazione - è un segnale importante per dare voce al bisogno di legalità che cogliamo nei nostri territori, troppo spesso abbandonati alla miseria e alla conseguente marginalizzazione». Secondo Sannino e Falanga «per arginare la violenza che ha ucciso Maria Paola Gaglione e che ha permesso i drammatici abusi di fronte ai quali oggi siamo tutti sgomenti, occorre una presenza costante dello Stato che investa nella promozione di una cultura del rispetto e dell'inclusione, di una cultura che includa tutti, a prescindere dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, una cultura che dica No in maniera esplicita e perentoria al sessismo, al machismo, alla violenza e all'odio in tutte le sue declinazioni». «Quartieri come quello del Parco Verde di Caivano - sottolineano ancora Antonello Sannino e Daniela Lourdes Falanga - hanno bisogno di lavoro, istruzione, formazione, cultura e rispetto dell'altro, hanno bisogno di uno Stato presente e vicino ai bisogni veri della gente». Il Comune di Caivano e l'Unar - ricorda il comunicato - hanno attivato proprio nel Parco Verde di Caivano il progetto legato al Centro Antidiscriminazione «Codice Rainbow», di cui sono partner alcuni Enti del terzo settore Lgbt+ come Pochos e Fondazione Gic, che, tra i vari servizi gratuiti offerti alla cittadinanza, prevede un laboratorio di «educazione al sentimento e all'affettività» e la realizzazione di iniziative di informazione e sensibilizzazione contro l'odio, la violenza e le discriminazioni anche nelle scuole.
Qualche contestazione
Qualche contestazione non è mancata per la premier Giorgia Meloni. «Vergognati», «assassina», «dacci lavoro», «fascista di me...», hanno urlato alcune persone verso le macchine scortate che sono entrate nel cancello della parrocchia alcuni manifestanti. Don Patriciello inizialmente era uscito fuori dal cancello ad attendere la presidente del Consiglio, poi, capite le intenzioni di alcuni abitanti del Parco Verde, ha fatto rientro nel cortile sul quale affaccia la Parrocchia.
Meloni a Caivano, incontro con don Patriciello
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata nella chiesa di San Paolo Apostolo, nel Parco Verde di Caivano. La premier, entrata da un ingresso laterale ed è stato accolta da un coro di persone che la acclamavano. «Giorgia, Giorgia» In chiesa ad attenderla c'erano il parroco don Maurizio Patriciello ed il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo oltre al prefetto di Napoli, Claudio Palomba. La Meloni avrà un incontro privato con don Patriciello, prima di spostarsi nella scuola Morano.
Il prefetto: sì al modello Scampia
La famiglia di una delle due vittime degli abusi di Caivano ha chiesto di lasciare il comune, «ma noi cerchiamo soluzioni per tenere i ragazzi qui…». Lo dice il prefetto di Napoli Claudio Palomba, arrivando alla Chiesa di don Maurizio Patriciello, dove a breve arriverà là premier Giorgia Meloni. A chi gli chiede se una soluzione potrebbe arrivare da una replica del cosiddetto 'Modello Scampia', «si, potrebbe funzionare…», risponde il prefetto assicurando che oggi si parlerà di «soluzioni concrete».
Da 35 anni in attesa di normalità
«Sono 35 anni che aspettiamo. Di promesse tante, fatti pochi. Ma anche questa volta vogliamo sperare». A parlare è una delle poche persone presenti davanti alla chiesa di San Paolo Apostolo, al Parco Verde di Caivano in attesa dell'arrivo di Giorgia Meloni. «Io abito al sesto piano - aggiunge - e per anni sul letto aveva un foglio di plastica perché scorreva acqua dal solaio. Per quattro anni sono stata senza ascensore. Mi chiedo? È possibile vivere così». Insomma in questo quartiere il sogno ricorrente è quello della normalità, dove per «deve essere normale che una bambina esca di casa senza correre dei rischi». «Se non è possibile risolvere questi problemi - conclude - è meglio demolirlo questo quartiere. Ma qualcuno lo dica con chiarezza».
Agenti in tenuta antisommossa
È blindata Caivano a poche ore dell'attesa visita di Giorgia Meloni, ieri raggiunta da minacce social per via della contestata riforma del suo governo sul reddito di cittadinanza. Agenti in tenuta antisommossa attendono l'arrivo della presidente del Consiglio, mentre un elicottero sorvola i casermoni del Parco Verde, il rione 'teatrò degli abusi ai danni di due ragazzine di appena 11 e 12 anni. Stando al programma, la premier - attesa stasera ad Atene per una cena con il primo ministro Kyriakos Mitsotakis - dovrebbe vedere prima don Patriciello, il parroco che l'ha invitata a recarsi a Caivano, poi visitare la scuola a due passi dei casermoni tinti di verde che danno il nome al quartiere finito più volte al centro delle cronache nazionali. Al momento non è previsto l'incontro con la madre di una delle due vittime che ha chiesto di vedere il capo del governo, tanto che il legale della famiglia Angelo Pisani polemizza: «sarebbe un brutto segnale di abbandono…». Per ora a Caivano non c'è traccia di contestazioni, si respira solo curiosità per la missione della premier, annunciata lunedì scorso in consiglio dei ministri. Alta la presenza dei media, tanto che nei bar -dove sono finite tutte le sfogliatelle, tipico dolce napoletano- si scherza: «Meloni? C'ha fatt venner tutt cos».
«Meloni non vede madre? Segno di abbandono»
«Speriamo Meloni la incontri. Denunciando, questa madre ci ha messo la faccia e siamo di fronte a famiglie in grosse difficoltà. Se il faccia a faccia tra la premier e la madre non si tenesse sarebbe un brutto segnale di abbandono… dello Stato verso le vittime». Non usa giri di parole con l'Adnkronos l'avvocato Angelo Pisani, il legale che difende una delle due famiglie coinvolte nella terribile vicenda di abuso a Caivano, lo stupro di un branco ai danni di due bambine di appena 11 e 12 anni. Pisani arriva di buonora davanti alla scuola del Parco Verde, saluta tutti, stringe mani. «Per ora non ci risulta che la visita sia in programma - dice - vediamo che succede ma siamo in allarme, questa donna -ripeto- ci ha messo la faccia». Nel programma di Palazzo Chigi l'incontro al momento non risulta, mentre figurano quello con don Maurizio Patriciello -autore dell'appello alla presidente del Consiglio di recarsi a Caivano- e una visita alla scuola del complesso Parco Verde, dove, con ogni probabilità, Meloni incontrerà Eugenia Carfora, la preside 'coraggio' che anni fa lasciò un posto tranquillo al Provveditorato di Caserta per lavorare nel piccolo comune nell'hinterland napoletano. Ogni giorno Carfora 'recuperà i ragazzi che non si recano a scuola, cercando di portarli sui banchi e contrastando l'abbandono scolastico in un territorio segnato dal degrado.
La protesta della mamma di una vittima
«Tra le tappe del presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni a Caivano non figura quella nella scuola di mia figlia, dove mi avrebbe fatto piacere incontrarla per chiederLe aiuto. Ma io sono determinata, voglio lasciare questo inferno e quindi lancio un appello a chiunque possa darmi una mano a scappare, a un benefattore che mi possa aiutare a uscire da questo luogo di dolore». A parlare, attraverso il suo legale, l'avvocato Angelo Pisani, è la mamma di una delle due cuginette vittime di abusi nel Parco Verde di Caivano dove oggi si recherà la presidente Meloni. Ieri, presa dallo sconforto dopo le minacce che le sono state rivolte nel quartiere dove abita, la donna si è rivolta al capo del Governo per chiedere il suo intervento. La visita della Meloni a Caivano è blindata a causa delle minacce di morte ricevute via social per lo stop al reddito di cittadinanza.
Parco Verde blindato per la premier
È blindato dall'alba il Parco Verde di Caivano dove oggi verrà in visita la premier Giorgia Meloni. Le strade del quartiere sono state transennate e gli accessi al quartiere sono presidiate da decine di uomini delle forze dell'ordine. La Meloni si recherà alla scuola Morano, al suo arrivo sarà accolta, tra gli altri, da don Maurizio Patriciello che, dopo la vicenda delle violenze ai danni delle due cuginette, aveva rivolto l'invito alla premier; invito subito accolto. Al momento c'è poca gente per le strade che sono state in mattinata pulite.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si reca oggi al Parco Verde di Caivano, teatro degli stupri avvenuti ai danni di due cuginette di undici e dodici anni. La premier alle 12 sarà all'Istituto Superiore «Francesco Morano», al Parco Verde.
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