Ischia, la villa in bilico sul burrone simbolo della frana: «Crollava tutto»

Enzo Botta, moglie e tre figli, è rimasto intrappolato a picco sullo strapiombo la notte della frana

La casa simbolo della frana a Casamicciola
La casa simbolo della frana a Casamicciola
di Valentino Di Giacomo
Lunedì 28 Novembre 2022, 11:35 - Ultimo agg. 15:01
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Inviato a Casamicciola  

La sua casa è diventata il simbolo della tragedia di Casamicciola. È agghiacciante osservare da lontano la casa dove Enzo Botta, insieme a moglie e tre figli, è rimasto intrappolato la notte della frana. La villa dove abita non è crollata probabilmente solo per il volere di un fato benigno. Da un lato della sua abitazione c'è un vialetto dove cadevano pioggia e detriti, dall'altro lato della casa uno strapiombo di oltre cento metri, con il terreno al di sotto delle fondamenta completamente franata. Una villetta a due piani in bilico sul precipizio. La casa per fortuna è rimasta in piedi, ma all'alba di sabato Enzo e la sua famiglia hanno vissuto momenti di panico.

«I soccorsi - ha spiegato l'uomo - non arrivavano e siamo rimasti fuori nel viale, dove con la mia famiglia avevamo deciso di rimanere dopo essere usciti di corsa da casa».

Intanto dal cortile che affaccia sullo strapiombo vedevano il terreno franare. Temendo il peggio, che la casa potesse crollare da un momento all'altro, Enzo ha portato la famiglia sul vialetto, l'unica via di fuga, anche se non pienamente sicura dal momento che la pioggia torrenziale avrebbe potuto provocare danni anche dove la famiglia si era messa al riparo. «Eravamo sotto la pioggia tutti e cinque, stretti, e lì siamo rimasti per un paio d'ore, perché per i soccorritori era difficile raggiungerci. Davanti a noi c'era il baratro, era venuto tutto giù, sembrava di essere in un film, surreale». 

 

«Alle cinque e un quarto ero già in piedi preoccupato per il maltempo - racconta Botta - era andata via la corrente e solo dopo ho cominciato a sentire un rumore che gradualmente aumentava, così ho chiamato tutti e gli ho detto di scendere nel viale o almeno in quel poco che restava del viale». Sua moglie e i tre figli si sono preparati in fretta e sono tutti usciti da casa in pochi minuti mentre lui allertava le forze dell'ordine. «Veniteci a prendere - ha urlato al telefono - qui frana tutto». I carabinieri si sono subito attivati, «ma i soccorsi - riconosce l'uomo scampato al pericolo - erano difficili e non riuscivano a raggiungerci». Solo dopo le 7 sono arrivati i soccorsi, del resto i mezzi dei vigili del fuoco, dei carabinieri e della Protezione civile hanno dovuto farsi largo tra i massi caduti giù dalla montagna che sembravano biglie giganti nel flipper che sono diventate le strade di Casamicciola il giorno della tragedia. Prima i bobcat hanno dovuto spostare i massi, poi sotto una pioggia incessante i mezzi di soccorso sono potuti salire fin su a ridosso del Monte Epomeo per salvare chi fuggiva dalla frana. Alla fine Enzo, sua moglie e i tre figli di 24, 21 e, il più piccolo, di appena 12 anni, si è riusciti tra mille difficoltà a metterli in salvo. 

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Non ci sta Botta, a passare per chi ha commesso un abuso edilizio. «Sta tutto in regola», spiega ai giornalisti. Spera di tornare presto a vivere nella casa «costruita con tanti sacrifici». Ora la famiglia è stata sistemata in un grande hotel della zona insieme ad altri 94 sfollati. «Vorrei solo - conclude - tornare a casa mia». 

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