Ischia, il commissario Legnini sull'isola: «Ora accoglienza e sicurezza»

Solo dopo aver assicurato un tetto agli sfollati e solo dopo aver messo in sicurezza l'area si potrà cominciare a ragionare sul futuro

Giovanni Legnini, commissario per l'emergenza a Casamicciola
Giovanni Legnini, commissario per l'emergenza a Casamicciola
di Paolo Mainiero
Venerdì 2 Dicembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 16:15
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Un uomo in prima linea, l'uomo delle emergenze chiamato a ricostruire ciò che la natura distrugge. Dal terremoto in Abruzzo al sisma di Casamicciola e oggi, ancora a Ischia, l'incarico di commissario per l'emergenza frana. Giovanni Legnini ha accettato da uomo delle istituzioni qual è, ieri ha voluto innanzitutto ringraziare il presidente del consiglio, il ministro della Protezione civile Musimeci, il capo dipartimento Curcio e il governatore De Luca «per la fiducia che mi hanno accordato». Poi si è subito messo al lavoro, nel pomeriggio un vertice in prefettura a Napoli e in serata a Ischia per i primi incontri e per organizzare il piano di evacuazione, a partire dalla delimitazione della zona rossa.

In caso di allerta meteo dovranno essere sgomberati seicento edifici, un'operazione che avrà stretti tempi di attuazione. «È un impegno gravoso che affronto con il massimo impegno e dedizione, consapevole delle urgenze da affrontare ma potendo contare da subito sulle donne e gli uomini dello Stato e del volontariato», assicura il commissario, che potrà fare affidamento in questo nuovo compito sulla stessa struttura e le stesse competenze del commissariato post sisma.

Legnini conosce bene l'isola, i suoi problemi, le sue debolezze. Da commissario per la ricostruzione post terremoto, ha impresso una accelerata al piano, ha semplificato le procedure burocratiche, ha creato un rapporto di fiducia con la comunità. Ma questa ennesima tragedia che si è abbattuta su Casamicciola con i suoi dodici morti rimette, se non tutto, molto in gioco.

Ieri sera Legnini è partito per Ischia, e oggi incontra i sindaci, le forze dell'ordine, la Protezione civile. Il primo obiettivo sarà quello di reperire strutture dove alloggiare i cittadini che dovranno lasciare le loro abitazioni in caso di allerta meteo. Il piano, è la strategia, resterà in vigore almeno fin quando l'area coinvolta nella frana e i suoi immediati dintorni non saranno messi in sicurezza. 

L'intenzione è di sistemare gli sfollati nella stessa Casamicciola ma c'è da capire in quali strutture ospitarli visti anche i dubbi degli albergatori, molti dei quali ancora non sono stati pagati dopo aver accolto gli evacuati del terremoto. Difficoltà delle quali Legnini è consapevole e non a caso il commissario si appella «a tutti gli attori di questa generosa opera di assistenza a fronte di un evento così catastrofico». Del resto, già ieri sera il commissario ha avuto un primo dialogo con il presidente di Federalberghi Ischia Luca D'Ambra, stamane ci saranno nuovi contatti e Legnini proverà ad assicurare gli imprenditori. Sul tavolo ci sono i due milioni stanziati dal governo (più o dieci decisi ieri sera dal consiglio dei ministri) e i quattro dalla Regione, insomma si cercherà di convincere gli albergatori che i soldi per le immediate emergenze ci sono. C'è fiducia.

 

La nomina è arrivata inattesa. Legnini ha ricevuto l'ordinanza nel cuore della notte, dopo un lavoro diplomatico di ricucitura in seguito allo strappo della Regione su Simonetta Calcaterra, il commissario prefettizio del Comune di Casamicciola in un primo momento chiamata a gestire l'emergenza. «Ora è importante che tutti lavorino sugli stessi obiettivi», è l'invito di Legnini. Due le direttrici sulle quali il commissario intende muoversi. Una prima, immediata e urgente, è dare un tetto agli sfollati e provare a riaprire, già da lunedì, tutte le scuole, possibilmente in presenza per dare un primo segnale di ritorno alla normalità; la seconda, di medio termine, è mettere in sicurezza l'area. «La messa in sicurezza del territorio e la soddisfazione del diritto dei cittadini ad avere una casa costituiscono i due grandi temi che abbiamo di fronte e che affronteremo con il governo nei prossimi giorni, anche con interventi normativi dedicati, perché non possiamo ripercorrere la via del post-sisma, cioè collocare le persone in attesa indeterminata», chiarisce Legnini in prefettura prima di imbarcarsi per Ischia.

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Queste le priorità del momento. Solo dopo aver assicurato un tetto agli sfollati, sia quelli che hanno perso la casa sepolta dalla valanga sia quelli che saranno evacuati in caso di allerta meteo, e solo dopo aver messo in sicurezza l'area, si potrà cominciare a ragionare sul futuro. Un futuro che si intreccia inevitabilmente con la ricostruzione post terremoto perchè è vero che non c'è alcun nesso tra sisma e frana ma è anche vero che le due questioni non potranno che camminare insieme. In questo senso la nomina di Legnini è un buon viatico. «Va posto seriamente un tema sicurezza per il territorio», è il pensiero del commissario nel contesto di un'isola fragile che vive un doppio rischio, sismico e idrogeologico. Oggi tutto è in discussione. L'area dove si è verificata la frana non è quella del sisma del 2017 «ma bisogna studiare ora gli effetti su una zona più ampia», è il ragionamento di Legnini. La chiara volontà del commissario è di far marciare insieme le emergenze post sisma e post frana, facendo combaciare i due piani, quello della ricostruzione e quello sul dissesto idrogeologico. Il piano della Regione prevede la delocalizzazione degli edifici crollati o danneggiati ricadenti nella zona a massimo rischio. Ma ora quest'area potrebbe essere ampliata e abbracciare anche quella distrutta dalla frana. Si vedrà. Di certo c'è che Legnini intende coinvolgere «le migliori energie e le migliori eccellenze», a partire dalle università e dai centri di ricerca, per avere le mappe accurate delle aree a rischio e predisporre una definitiva azione di risanamento. Nei giorni scorsi sono saltati fuori progetti mai realizzati e fondi mai spesi, è emerso in tutta la sua drammaticità quanto l'assenza della manutenzione, abbinata alla devastazione provocata dall'abusivismo edilizio, sia stata fatale e letale. «Mai più gli errori del passato», assicura Legnini. Ma intanto su Ischia incombe una nuova allerta meteo, saranno ore lunghe e difficili. 

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