Ischia, il Cdm: altri 10 milioni, stop cartelle esattoriali e rinvio delle udienze

Varato il nuovo decreto: cabina di regia governo, Protezione civile e commissario

Continuano le ricerche dei dispersi a Ischia
Continuano le ricerche dei dispersi a Ischia
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 2 Dicembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 3 Dicembre, 09:30
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Dieci milioni che vanno ad aggiungersi ai due già stanziati subito dopo l’alluvione. È la rapida risposta del governo di Giorgia Meloni per risollevare Ischia a poco meno di una settimana dalla tragedia. Non solo nuovi fondi per gli interventi della Protezione civile nelle aree colpite dalla frana per rimettere in sicurezza il territorio di Casamicciola, ma Palazzo Chigi ha varato ieri in serata un nuovo decreto ad hoc con un pacchetto di misure che servirà a dare respiro agli ischitani anche in vista della prossima stagione turistica. Il decreto è stato votato all’unanimità.

Oltre all’ulteriore stanziamento di 10 milioni di euro, Palazzo Chigi ha sospeso per i cittadini di Casamicciola e Lacco Ameno i versamenti tributari, contributivi e il pagamento delle cartelle esattoriali, fino al 30 giugno 2023. Sospesi fino alla fine dell’anno anche i termini processuali, rinviate a dopo il 31 dicembre le udienze dei procedimenti civili e penali pendenti, ad eccezione di alcune fattispecie, tra queste le «cause relative ai diritti delle persone minorenni, al diritto all’assegno di mantenimento, agli alimenti e all’assegno divorzile o ad obbligazioni alimentari». Posticipato alla fine del prossimo anno, infine, il termine per lo smantellamento dei tribunali distaccati.

A fare la differenza, per ora, saranno i 12 milioni stanziati dal governo complessivamente dopo meno di una settimana dal tragico evento di sabato scorso. Soldi che andranno a finanziare il fondo regionale della Protezione civile e serviranno per mettere in sicurezza l’isola per scongiurare nuove frane. È ben chiaro anche a Palazzo Chigi che si tratta di opere da compiere in fretta per far trovare pronta Ischia quando a ridosso dell’estate, si spera, arriveranno nuovamente i turisti da tutto il mondo. Oltre al provvedimento firmato ieri sera, Palazzo Chigi ha deciso di istituire una cabina di regia interministeriale - che fa capo al ministro per la Protezione civile e per le Politiche del mare, Nello Musumeci. Servirà a creare un organismo di raccordo con il nuovo commissario per l’emergenza, Giovanni Legnini, che ricopre già lo stesso incarico per il terremoto che ha colpito Ischia nel 2017.

 

L’annuncio della cabina di regia è arrivato ieri mattina proprio dal ministro Musumeci, che ha relazionato il Parlamento sulla situazione di Ischia in un’informativa svolta prima alla Camera e poi al Senato. Parole nette da parte dell’ex governatore siciliano che non ha voluto eludere la questione dell’abusivismo edilizio. 

«Un tema - ha detto Musumeci, richiamando l’unità di tutte le forze politiche - che non può più essere eluso».

Poi il titolare del ministero per la Protezione civile ha analizzato le cause scatenanti della tragedia. «Dai rilevamenti effettuati - ha detto - sull’isola si sono abbattute mediamente 140 millimetri di pioggia. Su Casamicciola in appena due ore, dalle 4 alle 6, ci sono state precipitazioni superiori ai 100 millimetri». Dopo la frana, però, il ministro ha sottolineato anche la prontezza d’intervento da parte dei vigili del fuoco e della Protezione civile per offrire sin da subito aiuto alla popolazione. Musumeci ha poi ricordato che nel 2016 era stato predisposto un Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici che non ha però mai avuto parere positivo. 

«Uno strumento di previsione - ha ricordato il ministro - in grado di dirci quale è il territorio più vulnerabile e quale rischio potrebbe determinarsi. È stato avviato nel 2016 presso il ministero dell’Ambiente ma da allora la commissione per l’autorizzazione non ha dato il proprio parere definitivo. Il paradosso è che quando il piano sarà varato di fatto sarà già superato». Sul tema dell’abusivismo, dietro al quale - come ha ricordato lo stesso Musumeci - si nasconde spesso la criminalità organizzata, l’idea del governo sarebbe quella di affidare ai prefetti, o al genio militare, l’abbattimento dei manufatti abusivi, «sollevando così i sindaci da tale responsabilità». All’informativa di Musumeci è seguito il dibattito parlamentare.

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Scatenato, in Senato, Matteo Renzi. Il leader di Italia viva è tornato ad accusare il Movimento 5 Stelle per aver introdotto un condono per Ischia nel decreto Genova del 2018. «L’abusivismo uccide, urlavamo quattro anni fa e ci dicevate che era un ambientalismo da salotto. L’abusivismo uccide, replichiamo oggi, e se avete sbagliato quattro anni fa non arrampicatevi sugli specchi, chiedete scusa e ripartite, Conte smantellò la struttura sul dissesto idrogeologico». La replica è giunta dall’ex ministro Danilo Toninelli: «Era una legge che rimetteva in piedi una città in ginocchio», che - sul blog di Grillo - definisce «fantomatico» il condono inserito nel provvedimento.

Della tragedia di Ischia si è discusso ieri anche in Consiglio regionale. Il governatore Vincenzo De Luca ha salutato con favore la nomina di Legnini a commissario straordinario. Il presidente campano non si è risparmiato, come suo solito, qualche battuta. «Mi è capitato di vedere in queste ore protagonista del dibattito da Ischia un ex sindaco che ha mandato 4 giorni prima del disastro, non so se avesse un collegamento diretto con il Padreterno, un fax a ruota libera. Nessuno ha domandato a questo signore se quando faceva il sindaco avesse demolito qualche casa abusiva. Hai fatto la classificazione urbanistica delle aree del tuo territorio? Perché da quello che ho ascoltato l’area interessata dalle vittime non era area rossa». 

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