Ischia, Calcaterra replica a De Luca: «Attività per il piano avviate»

La commissaria: dal 1998 sull'isola nessuno ha fatto nulla

Ischia, Calcaterra replica a De Luca: «Attività per il piano avviate»
di Dario De Martino
Domenica 4 Dicembre 2022, 07:57 - Ultimo agg. 08:10
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Perchè il Comune di Casamicciola non ha un piano di emergenza comunale? Una settimana dopo la tragedia è su quest'interrogativo che si sviluppano ragionamenti, si muovono accuse e montano le polemiche. A sollevare il problema è stato il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Sul banco degli accusati è finita Simonetta Calcaterra, commissario prefettizio del comune di Casamicciola da giugno di quest'anno. Ma per comprendere la questione bisogna fare un passo indietro. Sin dal 1998 per i Comuni vige l'obbligo di redigere un piano di emergenza comunale: un progetto che organizzi tutte le attività e le procedure da mettere in essere di fronte ad una calamità naturale. Ebbene: il Municipio di Casamicciola, quasi un quarto di secolo dopo, non ha ancora il suo piano di emergenza.

Il commissario prefettizio del Municipio Simonetta Calcaterra, già indicata dal governo come commissaria per gestire l'alluvione di sabato scorso e poi revocata per l'opposizione del governatore De Luca, ieri ha risposto per le rime alle polemiche: «Dopo due mesi dal mio insediamento ho avviato le procedure per individuare un tecnico altamente competente per redigere il piano comunale d'emergenza e a quattro mesi dall'inizio del mio mandato, dunque a novembre, sono sette i professionisti tra cui si sta operando la scelta». Ma non solo. È stata proprio Calcaterra a ricordare che l'obbligo di redigere questi piani per i Comuni «vige dal 1998». Insomma, come a dire: non sono stata certo io a perdere tempo. Il numero uno del Comune di Casamicciola, insediatasi a fine giugno dopo la caduta della Giunta del comune isolano, spiega anche che la redazione del piano d'emergenza per un Comune come quello isolano non è banale. Bisogna trovare un profilo «con le giuste competenze perché il comune di Casamicciola e l'isola di Ischia hanno un forte problema idrogeologico oltre ad avere subito un sisma. È dunque necessaria - la spiegazione del commissario - una figura in grado di redigere un piano che non sia un copia e incolla di piani generici». Un po' troppi, però, venticinque anni per individuarlo.


Ad innescare la polemica era stato, come detto, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: «Sulla tragedia - le parole del presidente della Regione - nessuno ha trovato l'interlocutore giusto, che era il commissario di Governo del Comune di Casamicciola.

Il commissario ha i poteri del sindaco e del Consiglio comunale insieme, quindi poteva decidere tutto, e Casamicciola non aveva un piano di protezione civile. Quindi la domanda andava fatta al commissario: perché in 6-7 mesi non hai varato il piano di protezione civile?».

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Quesito legittimo quello del governatore. Che potrebbe essere allargato, però, ai quattro sindaci (Arnaldo Ferrandino per tre mandati, Giuseppe Ferrandino, Vincenzo D'Ambrosio e Giovan Battista Castagna) e ai cinque commissari prefettizi (Giovanni Via, Pasquale Manzo, Antonio Cilento, Rosanna Gamerra e la stessa Simonetta Calcaterra) che in questi venticinque anni, da quando vige l'obbligo di redigere piani di emergenza, si sono alternati alla guida del Municipio. Resta l'interrogativo: come è possibile che un territorio a rischio come il Comune di Casamicciola non abbia un piano di emergenza comunale?
 

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