Turismo, Santanché: «Sostegni al marchio Ischia e ristori a chi si è fermato»

Il ministro del Turismo: l'isola è unita dal dolore ma non è distrutta

Turismo, Santanché: «Sostegni al marchio Ischia e ristori a chi si è fermato»
di Antonino Pane
Mercoledì 30 Novembre 2022, 08:16
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«Ischia è nel mio cuore. Piango i morti sono vicina alle famiglie dei dispersi, dico grazie con tutto il cuore ai Vigili del Fuoco, alle forze di polizia, ai volontari a quanti hanno tentato di salvare vite umane». Daniela Santanchè, ministro del turismo, vuole subito sottolineare la sua partecipazione al lutto di Ischia. «Sto vivendo questa drammatica situazione con una emozione fortissima. Le immagini che giungono da Casamicciola lasciano senza parole. Vorrei ringraziare una a una le persone che hanno lavorato e stanno lavorando per aiutare chi non ha più nulla».

Una tragedia che ha sconvolto non solo l'Italia.
«Sì, senza dubbio. Bambini morti travolti dal fango, intere famiglie distrutte, sono drammi che scuotono le coscienze. E poi Ischia, un nome noto per il bello, per il sole, il mare».

Avrà ripercussioni questa vicenda sull'appeal internazionale di Ischia?
«Sono preoccupata. Ho letto su qualche giornale tedesco Ischia isola distrutta. Sì, ma solo dal dolore. Ecco perché dico che bisogna stare attenti a non generare ulteriori danni oltre a quelli che ci sono già stati. La paurosa frana che si è staccata dal monte Epomeo non è tutta Casamicciola e Casamicciola non è tutta Ischia.

L'isola è unita nel dolore, questo è certo. Ma dobbiamo anche essere forti, guardare avanti. In questo lembo di terra si vive di turismo, il 90% della popolazione lavora con le attività ricettive. Dobbiamo essere cauti non dobbiamo rischiare di arrecare ulteriori danni».

Ha in mente qualcosa per rimettere in moto l'attrattività di Ischia?
«Ho chiesto l'immediata attivazione di un tavolo con il ministro Musumeci. Dobbiamo guardare in faccia alla realtà e predisporre da subito interventi di sostegno al marchio Ischia. Ci sono risorse da mettere in campo e le useremo certamente. Il governo, tutto il governo, è consapevole che non si possono accumulare ritardi. Già col terremoto quest'isola ha sofferto tanto. Ora bisogna dare risposte immediate alla gente».

Ci sono iniziative in programma già per fine anno?
«Vediamo, stiamo immaginando delle cose ma voglio prima parlarne con Giorgia Meloni e con i colleghi. Ischia da questo governo non sarà delusa, ne sono certa».

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Nello specifico del turismo?
«Certo, ma non solo. Per quanto attiene al mio dicastero ho già chiesto una mappatura completa di tutte le attività ricettive e, comunque, collegate al turismo che hanno subito danni. Ci saranno dei ristori immediati. Le ripeto, saremo vicini a Ischia in maniera concreta».

Per effetto dei tagli ai ministeri il turismo perderà 3,2 miliardi per il 2023 e in tutto circa 10 miliardi entro il 2025. Troverà i fondi per aiutare le strutture di Ischia?
«I tagli in questo caso non c'entrano. Qui si tratta di affrontare un'emergenza in una isola che contribuisce in maniera rilevante al Pil complessivo generato dal turismo. E allora saranno i fondi dell'emergenza ad aiutare chi è in difficoltà per questa tragedia».

 

A Ischia si va anche per le terme. Ci saranno iniziative particolare per questo settore?
«Certo. Cerchiamo di definire velocemente i contorni dove intervenire. Per questo vorrei che al tavolo sedesse con Musumeci anche il governatore De Luca, l'area metropolitana, il commissario e i sindaci degli altri comuni isolani. Le strategie di intervento devono essere condivise e per questo vorrei la massima partecipazione delle istituzioni coinvolte».

Quali strumenti si possono usare per rendere il settore turistico competitivo con i maggiori player europei?
«Con l'Enit stiamo lavorando a un piano strategico che tiene bene in evidenza il fatto che il Made in Italy è il terzo marchio più importante al mondo. Questo è un imprescindibile sfondo che va calato sui singoli territori privilegiando il meglio che ogni singolo territorio può offrire. Sarà uno sforzo notevole e un impegno forte a livello internazionale. Il Made in Italy sarà sempre di più la guida su cui innestare ogni risorsa del Paese. Ed è in questa ottica che immaginiamo anche il rilancio turistico di Ischia».

Si parla tanto di partenariati strategici. Secondo lei funzionano?
«Bisogna sempre guardare con attenzione a cosa ci si riferisce. Ci sono comuni con un solo geometra, come può funzionare la prevenzione e il controllo? E poi, mi lasci dire anche questa storia dell'abusivismo merita un chiarimento. Non si può parlare genericamente di abuso per una finestra o il cambio di destinazione di una camera. Gli abusi veri sono altri, e quelli vanno perseguiti con la massima durezza».

Dove vanno convogliate maggiormente le risorse?
«Guardi non ho nessuna difficoltà a dire che è il momento di fare un tagliando al Pnrr. Non dobbiamo dimenticare che quel piano è stato scritto in un mondo diverso rispetto ad oggi. La guerra e la crisi energetica stanno incidendo sulle tasche di ogni cittadino europeo, questo è innegabile e di questo bisogna prendere atto. Se oggi le materie prime sono aumentate mediamente del 30% è impensabile che si possa procedere verso gli obiettivi con gli stessi fondi previsti senza tener conto di questa fase congiunturale. E allora dico che è il momento di sedersi, di guardare in faccia alla realtà, di dire con chiarezza quali sono gli obiettivi che si possono raggiungere».
 

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