Ischia, torna la paura: rischio di nubifragi, scatta l’evacuazione

Contestata l'ipotesi di «tagliare» le utenze alle abitazioni dei cittadini che non sgomberano a ogni allerta meteo

Torna la paura a Ischia
Torna la paura a Ischia
di Massimo Zivelli
Domenica 8 Gennaio 2023, 23:00 - Ultimo agg. 10 Gennaio, 15:00
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Sono quasi 500 le persone che, almeno ufficialmente da ieri sera, a Casamicciola avrebbero dovuto abbandonare per l’ennesima volta le proprie abitazioni a causa dell’allerta meteo annunciata nella mattinata di ieri dalla Protezione Civile.

Il condizionale è d’obbligo perché anche questa volta non si ha una stima certa di quante delle 128 famiglie censite nelle aree a rischio, realmente si sono allontanate dalle proprie dimore per trascorrere queste altre 24 ore di trepida attesa, al sicuro presso le abitazioni di parenti o amici o negli alberghi isolani che già ospitano in pianta stabile dal 26 novembre scorso i 150 sfollati della disastrosa frana di via Celario. L’allerta meteo è comunque stata annunciata come di «media intensità» e questa mattina tutte le scuole isolane di ogni ordine e grado riprenderanno regolarmente le attività didattiche. 

Nonostante il pericolo, infatti, e nonostante la mobilitazione del Comune e dei vigli urbani, alcuni residenti nelle aree potenzialmente ancora a rischio, oramai si rifiutano di allontanarsi dalla propria dimora ad ogni allarme che viene lanciato dalla Protezione civile. Le istituzioni, peraltro, vengono contestate in questi giorni anche da due dei tre comitati civici che si sono formati nelle settimane scorse per rappresentare i cittadini di Casamicciola al tavolo di confronto aperto sul territorio dal commissario di governo, Giovanni Legnini.

I comitati non sono infatti d’accordo con l’idea del commissario prefettizio, Simonetta Calcaterra, di «tagliare» le utenze alle abitazioni di quei cittadini che si rifiutano di sgomberare a ogni allerta meteo, considerando la misura contraria al buon senso e potenzialmente apportatrice di nuovi elementi di divisione sociale. Alla luce di questi fatti, è dunque verosimile la stima per la quale almeno un terzo degli «avvisati» non abbandona la propria abitazione. 

Una situazione che oramai diventa sempre più ingombrante dal punto di vista della gestione istituzionale, visto che potenzialmente il rischio di nuovi disastri naturali permane ed è incontrollabile almeno fin quando non saranno stati eseguiti i complessi interventi di messa in sicurezza del territorio. Interventi che a Casamicciola tutti reclamano. Alcuni sistemi di monitoraggio capaci di misurare l’intensità della pioggia sono stati installati, ma non si può giurare affatto sulla completa affidabilità di un metodo di rilevazione pluviometrica che quantunque altamente avanzato sotto il profilo tecnologico, dovrebbe valutare in tempo reale le possibilità che si verifichi su quella parte del territorio una frana e quindi poi allertare una centrale dalla quale a sua volta dovrebbe scattare con un ragionevole anticipo l’allerta per la popolazione.

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La patata bollente resta dunque tutta ancora una volta nelle mani del commissario Legnini, l’unico in questo momento in grado di guidare la ripresa del territorio nella maniera più celere e anche più oculata, perchè il fattore tempo è certamente una esigenza reale per poter dare una risposta convincente ai problemi di Casamicciola che nel giro di pochi anni è stata devastata da due frane e un terremoto. Ma importante è anche che gli interventi questa volta siano quelli giusti e fatti davvero a regola d’arte.

Funziona intanto la solidarietà fra Comuni, perchè da alcuni giorni i fanghi e i materiali portati a valle dalla frana del Celario e dalle altre frane, dopo la rimozione iniziano ad essere stoccati anche nei due siti messi a disposizione della Protezione Civile, sul territorio del Comune di Forio. Si tratta di stoccare infatti decine di migliaia di metri cubi di materiale che essendo di provenienza assolutamente naturale, verranno oculatamente impiegati in successive opere di messa in sicurezza del territorio e delle coste isolane. 

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