Ischia, una pioggia di lacrime sulle bare dei promessi sposi Salvatore ed Eleonora

Il commissario Legnini: almeno 10 giorni per revocare l’ordinanza di evacuazione

I funerali a Casamicciola per Elena e Salvatore i due fidanzati
I funerali a Casamicciola per Elena e Salvatore i due fidanzati
di Massimo Zivelli
Mercoledì 7 Dicembre 2022, 23:55 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 10:27
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Una pioggia di lacrime, una valanga di commozione, quelle che nella piazza gremita, accompagnano fra le note di «Vento di Passione» e i mille palloncini bianchi liberati nel cielo, i feretri dei due promessi sposi.

È questa la toccante cartolina che ci rimanda all’ultimo addio della gente di Ischia a Salvatore ed Eleonora. «Siete nella gloria di Dio adesso e sarete marito e moglie per l’eternità» dice al termine della sua omelia il vescovo Gennaro Pascarella, che nella mattinata di ieri a Lacco Ameno ha concelebrato la cerimonia funebre di Salvatore Impagliazzo e Eleonora Sirabella, due delle dodici vittime della frana di Casamicciola. Celebrati in maniera privata – per volontà delle famiglie, fin da subito contrarie a consentire passerelle politiche ed istituzionali – ai funerali hanno assistito in assoluto silenzio, più di un migliaio di persone e le autorità militari e civili isolane e il commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini.

Una giornata di dolore e rabbia, per Ischia, mentre nel pomeriggio il commissario Legnini ha annunciato che resta confermata l’evacuazione della zona rossa. «Non ci sono le condizioni per il rientro a casa», ha detto. Una decisione che Legnini ha motivato con la necessità di ulteriori verifiche, tanto più che nel fine settimana potrebbe scattare una nuova allerta meteo. I tempi? Una decina di giorni, si sbilancia Legnini. Una doccia fredda per le mille persone (417 ospiti negli alberghi, altre presso amici e parenti), allontanate venerdì scorso. «Stiamo lavorando - ha aggiunto Simonetta Calcaterra, commissario prefettizio a Casamicciola - per dare ai cittadini la migliore garanzia possibile di rientro in sicurezza». 

La giornata di ieri è stata anche quella in cui la gente di Ischia ha protestato contro quella che viene definita la «gogna mediatica» alla quale l’isola è stata esposta per molti giorni quando ancora c’erano i morti seppelliti sotto il fango. «Su questa tragedia – accusa il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino - è stato fatto molto sciacallaggio immeritato, quando invece c’era da sostenere il dramma di famiglie e cittadini colpiti da una sciagura che non auguriamo a nessuno. Invece si è preferito lanciarsi nel consueto tritacarne mediatico, utilizzando argomentazioni oramai fin troppo abusate in questi ultimi anni». Il sindaco di Lacco Ameno ha già dato mandato ai legali del Comune di citare in giudizio opinionisti, giornalisti e media che a suo dire «hanno solamente aggiunto fango mediatico al fango che ha ucciso i figli e fratelli di questa nostra isola». «Gli ischitani - aggiunge Giacomo Pascale - si sono sentiti massacrati nei giorni di dolore, quando sembrava che tutta l’attenzione dei media, invece di partecipare al dolore e informare di quanto succedeva, fosse concentrata sull’aspetto dell’edilizia, degli abusi o delle responsabilità.

Questo accadeva mentre loro cercavano i corpi sotto le macerie o avevano i morti in casa».

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Domani mattina nella chiesa della Santissima Maria Annunziata a Ischia Porto, verranno celebrati i funerali di Maurizio Scotto Di Minico, della moglie Giovanna Mazzella e del loro neonato Giovan Giuseppe. Sabato, sempre a Ischia Porto, alla chiesa del Buon Pastore, ci sarà l’ultimo addio a Gianluca Monti, Valentina Castagna, i loro figli Michele (15), Francesco (11) e Maria Teresa (6 anni). Con loro in chiesa ci sarà anche il feretro di Nikolinka Gracheva Blagova. Nel caso poi la magistratura liberasse per tempo la salma di Maria Teresa Arcamone (cognata di Giovanna Mazzella) sarebbe possibile celebrare un funerale congiunto. 

E questa mattina, papa Francesco invia a Ischia il suo Elemosiniere cardinale Konrad Krajewski, per portare la parola di vicinanza e di amore del Santo Padre alle famiglie delle vittime: oltre ai rosari benedetti dal Papa, porterà anche un aiuto concreto in considerazione dei forti danni morali e materiali subiti con l’alluvione.

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