La Procura di Nola è senza capo: l'allarme dei sindaci

Dopo il raid contro Buonauro i primi cittadini dell'area nolana uniti. Entro l'estate la decisione del Csm

I sindaci del nolano uniti
I sindaci del nolano uniti
di Carmen Fusco
Sabato 27 Maggio 2023, 07:20 - Ultimo agg. 10:02
4 Minuti di Lettura

Hanno chiesto la nomina immediata del nuovo capo della Procura di Nola, la cui poltrona è vuota da oltre due anni. Invocato anche il ritorno in città della sede della compagnia dei carabinieri, che nel 2018 furono costretti a trasferirsi negli uffici delle stazioni di Tufino e Cimitile perché lo stabile di via San Paolo Bel Sito non era più idoneo: dopo il raid incendiario ai danni del sindaco di Nola Carlo Buonauro al quale hanno distrutto la macchina e lo scooter parcheggiati sotto il portico di casa, i sindaci dell'area nolana hanno deciso di andare oltre la solidarietà di facciata e di fare fronte comune per chiedere maggiore tutela nell'esercizio quotidiano dell'amministrazione dei territori all'insegna del rigore e della legalità.

È per questo che ieri si sono dati appuntamento nell'aula consiliare del municipio di Nola per unirsi al fianco di Carlo Buonauro e per mettere la firma sotto un documento che sarà indirizzato perfino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La risposta a un appello lanciato 24 ore fa potrebbe essere stata già scritta: il plenum del Csm dovrebbe pronunciarsi, infatti, a stretto giro sulla proposta della V commissione di indicare il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Marco Del Gaudio alla guida della Procura di piazza Giordano Bruno e Maria Cristina Ribera, magistrato della procura di Napoli come Aggiunto. Lo stesso vale per la compagnia dei carabinieri di Nola alla quale sarà destinata una parte dell'edificio che accoglie l'Inail.

Resta, intanto, la sostanza di un allarme che ha mobilitato le fasce tricolore non solo del territorio ma di tutt'Italia. 

Alle parole di Francesco Barbato, il sindaco di Camposano che ha invitato i colleghi a prendere parte all'incontro di ieri e che ha puntato il dito contro la lunga assenza della guida della Procura di Nola si è aggiunta quella del presidente dell'Anci, il sindaco di Bari Antonio De Caro: «Non è la prima volta purtroppo che violenze e minacce colpiscono un sindaco, nel tentativo di condizionarne l'attività. Ma non prevarranno, ogni intimidazione verrà respinta. Come in tutte le altre occasioni, anche stavolta saremo uniti nel difendere il diritto e il dovere di un sindaco ad agire liberamente e secondo coscienza nell'esclusivo interesse della propria comunità. A nome mio e di tutti i sindaci d'Italia esprimo la piena solidarietà al sindaco di Nola Carlo Buonauro e alla sua famiglia, fatti oggetto la scorsa notte di un grave atto di intimidazione».

Lo stesso ha fatto il governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Un gesto di stampo camorristico davvero intollerabile. Dobbiamo tenere ferma la linea della legalità anche di fronte ad elementi di intimidazione e aggressione. Per quello che ci riguarda siamo vicini da tutti i punti di vista agli amministratori che resistono, dal punto di vista legale, finanziario, umano. Ci sentiamo parte della battaglia della legalità». Mobilitazione straordinaria a fronte di un evento che, a Nola, non trova precedenti tanto violenti ed inquietanti. Sarà per questo che Carlo Buonauro ha parlato di «gesto doloroso per la nostra terra, prima ancora che per me e per e la mia famiglia. 

L'idea di assistere alle scene che ho vissuto sembrava essere rimossa dal libro della storia ed invece ha drammaticamente toccato la nostra comunità. Ma dopo la notte anche più buia c'è la luce e c'è la speranza dell'incontro avuto con i sindaci e dell'attenzione che questo territorio chiede alle istituzioni perché si superi la convinzione non più sostenibile di un'assenza di violenza, di un'apparente tranquillità che invece cela rigurgiti di questo tipo. Le istituzioni, le più alte dello stato debbono manifestare una concreta partecipazione dando un'organizzazione efficace che consenta alla nostra zone di andare avanti nel senso della legalità, dell'imparzialità e dell'efficienza della cosa pubblica». Parole da sindaco e da magistrato che ha scelto di mettersi al servizio della collettività e che proprio in concomitanza dell'episodio di cui è rimasto vittima ha ricevuto il decreto del presidente della Repubblica che lo nomina Consigliere di Stato in aspettativa per lo svolgimento del mandato di primo cittadino.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA