In dialetto napoletano si chiama “supponta”. Nella tradizione partenopea, ha un’accezione familiare: consiste nel tramandare un nome per mantenere viva la memoria dei genitori. Soprattutto quella dei nonni del nascituro. Una scelta irrinunciabile per un 22enne di Brusciano, al punto da minacciare moglie e suocera, affinché accettassero per il figlio il nome del suo papà. Solo che l'uomo ora è finito sotto accusa per l'incendio di un furgone di quest'ultima: deve rispondere di danneggiamento.
Lite sul nome al figlio, incendia il furgone della suocera
Moglie e mamma di lei si erano opposte alla scelta di chiamare il bimbo come il nonno paterno
Venerdì 13 Gennaio 2023, 12:01
- Ultimo agg. 12:07
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