M5S, le truppe di Conte nell'ex feudo di Di Maio

«Guardiamo al Pd ma faccia chiarezza» Sullo sfondo il caso del segretario Riccio

Elena Vignati, coordinatrice provinciale M5S
Elena Vignati, coordinatrice provinciale M5S
di Pino Neri
Mercoledì 8 Marzo 2023, 08:31
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Il nuovo Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte sta per sferrare l'offensiva elettorale nella città delle grandi fabbriche metalmeccaniche che fu il feudo del nemico giurato Luigi Di Maio. Dal fronte pentastellato sono giunte le prime indicazioni sulla linea da seguire alle comunali del 14 maggio, emerse dall'incontro tenuto l'altra sera con gli attivisti, negli spazi coperti del parco pubblico, dalla coordinatrice provinciale M5S, Elena Vignati, accompagnata per l'occasione dai deputati Carmela Auriemma e Alessandro Caramiello.

Dall'incontro è emersa la volontà di aprire un dialogo anche con il Pd. «L'ambito in cui bisogna operare è quello delle forze di centrosinistra e progressiste - conferma Vignati - e in questo perimetro il Pd è una delle possibilità. È chiaro che gli attivisti di Pomigliano vedono nel Partito democratico l'interlocutore principale, come accade in tutta Italia». Ma la responsabile dell'area metropolitana di Napoli sottolinea che «il gruppo M5S di Pomigliano non è proiettato esclusivamente sui dem. Bisogna capire cosa voglia essere il Pd a Pomigliano, quali siano le sue reali intenzioni e se sia d'accordo su un percorso comune che metta sul tavolo una condivisione chiara di idee e di progetti e, soltanto dopo questa fase, di persone. Solo così potremo intraprendere un dialogo sano». Insomma, la richiesta è che i dem facciano chiarezza su tutto.

No comment dal segretario cittadino dem, Eduardo Riccio, uno dei principali artefici della prematura caduta, il 17 febbraio, del sindaco di centrosinistra Gianluca Del Mastro. «Non posso parlare ancora - risponde - è un momento delicato per la mia persona e per il mio ruolo, vi prego di rispettarlo». L'M5S intanto ostenta sicurezza. «Abbiamo già vagliato varie possibilità - preannuncia Vignati - da un certo punto di vista possiamo dirci tranquilli e al sicuro. Peraltro il problema della caduta di Del Mastro è un tema interno al Pd e che quindi ci colpisce indirettamente. Ora che è avvenuto il cambio di leadership non so quali possano essere le decisioni del Nazareno».

La coordinatrice M5S tocca un punto cruciale che si traduce in un interrogativo enorme. Con l'elezione del nuovo segretario nazionale del Pd, Elly Schlein, che alle primarie Riccio non ha sostenuto preferendole il rivale, Luciano Bonaccini, cambierà anche l'assetto del partito a Pomigliano? Una mezza risposta, sia pure informale, giunge da Marco Sarracino, segretario provinciale uscente dem. «A Roma - riferisce - ci sono contatti in corso tra noi e M5S per provare a costruire l'alleanza».

Dunque i contatti sono a Roma. Nessun riferimento al ruolo di Riccio in quel di Pomigliano. Una sostanziale sfiducia al segretario cittadino, che si sta apprestando ad aprire il congresso del partito a Pomigliano, il 13 marzo? Oppure si va verso un accordo ecumenico che includa anche i «golpisti» del 17 febbraio, Riccio compreso?

«Comunque - prosegue la Vignati - dobbiamo pensare di più al percorso del Movimento e decisamente meno ai problemi del Pd, che deve risolverli da solo». Da più parti però trapela la sensazione che le comunali a Pomigliano siano anche una sfida tra Conte e Di Maio. «Non è così - conclude la coordinatrice M5S - siamo per il superamento delle beghe che non ci riguardano. Semplicemente a Pomigliano c'è un gruppo motivato di attivisti che vogliono marcare una profonda differenza con la precedente gestione del Movimento».

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