All'imbrunire spicca il volo e scopre i veleni sversati nella terra: nasce a Marigliano il sistema di monitoraggio che finora ha mappato il 55% della cosiddetta Terra dei Fuochi. Tutto ruota, appunto, intorno al velivolo, dotato con una particolare telecamera, a un sofisticato algoritmo e all'intelligenza artificiale (AI). L'allarme scatta grazie alle temperature rilevate sul suolo e si entra in azione quando il sole smette di riscaldare la terra.
Il sistema segnala le zone sorvolate dove ci sono anomalie termiche, cioè dove è altamente probabile che siano stati interrati i rifiuti.
«Proprio grazie a questo innovativo sistema, - spiega il maggiore Emiliano Nacar, comandante della Polizia Locale di Marigliano - è stato possibile mettere a segno il sequestro di un'area ampia ben due km, nei Regi Lagni, nel comune di Tufino precisamente nel letto del corso d'acqua, dove sono stati trovati fusti interrati. Altri rifiuti, stipati a una profondità di 200 metri, sono stati scoperti in due discariche. L'operazione, eseguita su incarico dalla prefettura, ha consentito quello che riteniamo sia stato il sequestro ambientale più grande eseguito in Campania, pari a 70mila metri quadrati di terreno».
Ma il sistema non viene solo utilizzato per la rimozione di rifiuti tossici «Il sistema è stato usato anche per rilevare la presenza di armi a Scampia e in altri quartieri ad alta infiltrazione criminale della città di Napoli», ha ricordato Nacar.
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