“Basta a giocare al gatto ed il topo sulla pelle della povera gente: non tutto ciò che è lecito, è morale. Qui l’ammalato muore secondo la legge”. Monsignor Antonio Di Donna si scaglia contro l’ennesimo annuncio di localizzazione di un’impianto per il trattamento di rifiuti ad Acerra e si appella alla Regione affinché respinga la richiesta di autorizzazione all’esercizio.
A chiedere di realizzare l’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti è stata la “Cisette”, una società srl che già nel 2017 era stata autorizzata a localizzarsi nell’area ASI in località Pantano a poche centinaia di metri dal termovalorizzatore.
“ Come Vescovo non mi rassegno ad un destino ineluttabile che vorrebbe condannare la nostra città a diventare un polo dell’immondizia, calpestando la salute delle persone. E continuo con speranza, come ho fatto tante altre volte, ad invocare tra le istituzioni uomini di buona volontà disposti a prendere a cuore le sorti di questo territorio vincendo la cecità e sordità di questi anni, per sentirci meno impotenti di fronte all’ostinazione di chi tenta continuamente di portare impianti di rifiuti ad Acerra.”, scrive ancora il vescovo di Acerra.
Monsignor Di Donna ritiene che il territorio di Acerra sia “saturo” da un punto di vista della sostenibilità ambientale. Ed a supporto della sua tesi richiama studi scientifici.
“Bisogna redistribuire equamente su tutto il territorio campano gli impianti e soprattutto ed il carico ambientale”, conclude il vescovo di Acerra.