Monsignor Di Donna alla Regione: «Basta rifiuti, non è morale»

A chiedere di realizzare l’impianto di smaltimento rifiuti è stata la “Cisette”

Monsignor Di Donna
Monsignor Di Donna
di Enrico Ferrigno
Mercoledì 8 Febbraio 2023, 19:23
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“Basta a giocare al gatto ed il topo sulla pelle della povera gente: non tutto ciò che è lecito, è morale. Qui l’ammalato muore secondo la legge”. Monsignor Antonio Di Donna si scaglia contro l’ennesimo annuncio di localizzazione di un’impianto per il trattamento di rifiuti ad Acerra e si appella alla Regione affinché respinga la richiesta di autorizzazione all’esercizio.

A chiedere di realizzare l’impianto di smaltimento e trattamento rifiuti è stata la “Cisette”, una società srl che già nel 2017 era stata autorizzata a localizzarsi nell’area ASI in località Pantano a poche centinaia di metri dal termovalorizzatore.

In quell’occasione la ditta chiese di trattare oltre che rifiuti speciali non pericolosi anche pericolosi. Il Comune fece ricorso al tar ed i giudici bloccarono l’insediamento dell’impresa.

“ Come Vescovo non mi rassegno ad un destino ineluttabile che vorrebbe condannare la nostra città a diventare un polo dell’immondizia, calpestando la salute delle persone. E continuo con speranza, come ho fatto tante altre volte, ad invocare tra le istituzioni uomini di buona volontà disposti a prendere a cuore le sorti di questo territorio vincendo la cecità e sordità di questi anni, per sentirci meno impotenti di fronte all’ostinazione di chi tenta continuamente di portare impianti di rifiuti ad Acerra.”, scrive ancora il vescovo di Acerra. 

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Monsignor Di Donna ritiene che il territorio di Acerra sia “saturo” da un punto di vista della sostenibilità ambientale. Ed a supporto della sua tesi richiama studi scientifici. 
“Bisogna redistribuire equamente   su tutto il territorio campano gli impianti e soprattutto ed il carico ambientale”, conclude il vescovo di Acerra.

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