Incidente a Napoli sulla statale 162, due morti e quattro feriti: lo schianto al ritorno dalla discoteca

Coinvolte cinque auto, uno dei conducenti ha perso il controllo provocando il disastro a catena

Due morti e quattro feriti: una ragazza è grave
Due morti e quattro feriti: una ragazza è grave
di Francesco Gravetti
Sabato 4 Marzo 2023, 23:00 - Ultimo agg. 5 Marzo, 17:21
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Quando i soccorsi sono arrivati sul posto hanno trovato due ammassi di lamiere, altri pezzi di vettura sparsi lungo la strada, gente con le mani nei capelli. Incastrati nella carrozzeria distrutta, tre giovani: due donne e un uomo, sangue dappertutto. Intorno, altre macchine e altri feriti. Dei tre, una ragazza lotta contro la morte in ospedale, gli altri due hanno perso la vita. È il bilancio dell’incidente avvenuto ieri mattina all’alba sulla strada statale 162, una delle arterie che collegano la provincia vesuviana a Napoli, tra Cercola e Sant’Anastasia.

Sono morti Martina Persico, che avrebbe compiuto trent’anni a luglio, e Francesco Cataldo, che ne aveva compiuti 27 poco più di un mese fa. La prima viveva a Massa Lubrense, l’altro a Cervino, in provincia di Caserta. Con Martina in auto c’era una coetanea e amica, originaria di Pagani in provincia di Salerno, ricoverata all’ospedale Monaldi, in pericolo di vita. Le sue condizioni sono stabili, ma i medici sono molto cauti e monitorano la situazione ora dopo ora.

Al Secondo Policlinico ci sono altre tre persone: sono i conducenti delle altre macchine coinvolte nell’incidente, hanno riportato ferite varie ma non rischiano la vita.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna, della stazione di Sant’Anastasia e del nucleo investigativo, sezione rilievi, del gruppo di Castello di Cisterna. I militari hanno effettuato verifiche fino alla tarda mattinata di ieri, quando poi la strada è stata riaperta al traffico. 

A rendere complicato il lavoro delle forze dell’ordine sono state le condizioni delle automobili, ridotte a poco più di un cubo di lamiere. Martina Persico viaggiava a bordo di una Fiat 500, guidata dalla sua amica, mentre Francesco Cataldo era solo e stava guidando una Citroen C4. A quanto pare, le giovani donne stavano rientrando da una discoteca e Cataldo aveva appena accompagnato a casa la fidanzata prima di fare ritorno a casa. Erano circa le 5. L’ipotesi per il momento maggiormente considerata è che una delle due vetture, sfuggita al controllo del conducente, si sia girata su sé stessa ed abbia travolto l’altra: sia la 500 che la C4 sarebbero state coinvolte in una carambola impazzita, sbattendo più volte contro i guardrail e ribaltandosi.

Altre tre macchine, arrivate nella zona dello schianto, non sono state fermate in tempo dagli automobilisti, colti di sorpresa. Solo chi è riuscito a frenare, vedendo da lontano le cinque vetture coinvolte, ha poi allertato il 118 segnalando il mega incidente. La ricostruzione, comunque, è ancora parziale e, soprattutto, tutta da confermare: è basata sui primissimi riscontri, ma potrebbe essere destinata a cambiare quando i carabinieri avranno ulteriori elementi. Del resto, nessuno dei sopravvissuti è stato ancora ascoltato, considerate le loro condizioni di salute. A causa del sinistro la circolazione è rimasta chiusa in entrambe le direzioni. Anas, che gestisce la manutenzione della strada statale 162, ha diffuso una nota con la quale ha spiegato che c’è voluta una intera mattinata per recuperare i mezzi incidentati e pulire l’asfalto. 

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Più o meno allo stesso orario, sono arrivati nella caserma di Sant’Anastasia, sconvolti, i familiari delle due vittime, mentre le salme sono state portate al secondo Policlinico di Napoli per le autopsie da cui i carabinieri si aspettano di ricavare qualche elemento in più. La ragazza è morta sul colpo mentre il 27enne è stato portato all’Ospedale del Mare ancora in vita e qui è deceduto, nonostante le sforzo dei medici di salvargli la vita. L’episodio fa tornare sotto i riflettori la questione della sicurezza stradale: la strada statale 162, insieme alla 268 del Vesuvio è attraversata ogni giorno da migliaia di macchine, poiché collega parte del Vesuviano e del Nolano al capoluogo. Ieri mattina, sabato, al contrario degli altri giorni della settimana quando sono molti i pendolari che si spostano per lavorare, la strada era pressoché libera: questo potrebbe aver indotto i conducenti a tenere una velocità sostenuta, ma anche in questo caso si tratta soltanto di una ipotesi. 

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