Natale, Ischia riaccende le luci: doni per i bimbi sfollati

Nuovo vertice del comitato di crisi: Casamicciola è stata divisa in quattro aree

Ischia riaccende le luci di Natale
Ischia riaccende le luci di Natale
di Massimo Zivelli
Venerdì 23 Dicembre 2022, 23:57 - Ultimo agg. 25 Dicembre, 09:59
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Il Natale sarà decisamente al buio per Casamicciola ancora sconvolta dalla catastrofica frana del 26 novembre scorso, e leggermente più luccicante e animato da mille iniziative di solidarietà per il resto dell’isola, dove sono stati installati addobbi e luminarie per salvare lo spirito della festa e dove si moltiplicano le iniziative di solidarietà. A Casamicciola, solo alla marina è stato sistemato un gigantesco albero di Natale, visibile anche dal mare, che rappresenta l’unico ma importante simbolo delle feste.

È certo, invece, che per Capodanno arriveranno a godersi le terme almeno cinquemila turisti che si divideranno in una ventina di alberghi a quattro stelle perchè i grandi hotel non apriranno. «Non c’entra la frana. Avevamo un confortante numero di prenotazioni nonostante si temessero i riflessi negativi della frana. Abbiamo disdetto tutto e deciso di non riaprire perché – conferma Giancarlo Carriero del Regina Isabella – ci sono troppe cose e situazioni da mettere ancora a posto. Ci prepariamo per la primavera prossima che si annuncia ancora una volta da boom per Ischia». E fra Natale e Capodanno, sarà ad Ischia il ministro del Turismo Daniela Santanchè, per incontrare gli operatori del settore.

Luci, dunque, ma anche tanta solidarietà. Nel pomeriggio di ieri una delegazione di alunni del circolo didattico di Forio è stata all’hotel Michelangelo - dove sono ospitate molte delle famiglie degli sfollati – per consegnare materiale didattico e libri di scuola agli studenti che oltre alla casa hanno perso anche l’occorrente per studiare. L’iniziativa – nata dopo il triste appello di una bambina di 7 anni alla quale la frana aveva portato via anche lo zainetto con i libri - era stata lanciata dal consiglio di istituto e coordinata dall’avvocato Ambrogio Del Deo e ha consentito di raccogliere 4.000 euro.

E centinaia di alunni del circolo didattico di Forio, l’altra sera hanno sfilato portando ognuno una piccola lampada, quale simbolo di pace e di solidarietà. Invece lunedì (17,30), ma questa volta a Casamicciola, si terrà la fiaccolata silenziosa organizzata dagli scout.

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E intanto ieri in prefettura a Napoli si è riunito il comitato di crisi che ha preso atto delle risultanze prodotte dagli esperti dell’università di Firenze in collaborazione con i loro colleghi delle università campane. È ormai certo che gli sfollati passeranno il Natale fuori casa non essendoci ancora le condizioni per un rientro. Martedì prossimo il commissario Giovanni Legnini avrà un quadro più chiaro su quanti degli 800 sfollati potranno rientrare nelle abitazioni nel momento in cui ci saranno le condizioni di sicurezza. Subito dopo Natale sarà fatta anche una valutazione sulle scuole ancora chiuse.

Casamicciola è stata divisa in quattro aree. Quella maggiormente a rischio copre un’area – seppure non totalmente urbanizzata – pari alla metà del territorio comunale. Una seconda area, detta zona B, che comprende i quartieri vicini al mare, viene considerata potenzialmente non pericolosa. A tirare le somme del vertice in prefettura è stato il capo della Protezione Civile regionale, Antonio Giulivo, che ha introdotto una riflessione sulla messa in sicurezza del territorio e degli abitanti. «Tutti gli studi - spiega - hanno accertato che la causa della frana è dovuta alla eccezionale precipitazione piovosa, che non ha eguali nelle rilevazioni degli ultimi decenni. Siccome i cambiamenti climatici produrranno nei tempi a venire piogge sempre più devastanti, va da se che prima di ricostruire, occorre ragionare seriamente in termini di delocalizzazione».

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