Nel Parco sommerso di Baia, si è conclusa la prima fase del restauro sul mosaico delle onde, nel cuore di Porto Julius.
Gli operatori della CSR Restauro Beni Culturali sono intervenuti per rimuovere le incrostazioni formatesi in una porzione del prezioso pavimento direttamente a contatto con le tessere e integrando le lacune, anche con malte colorate per replicare la cromia delle tessere originali del mosaico.
Un importante e minuzioso lavoro visibile ai numerosissimi visitatori che in questi giorni si immergono nel Parco sommerso di Baia (Foto Naumacos; Ruspantini).
Caratterizzato da una cornice a tessere policrome con motivi geometrici ad onde, il mosaico fu individuato quasi quaranta anni fa, poi a causa delle variazioni del fondale e del lungo periodo di oblio, se ne persero le tracce, insabbiandosi.
La scomparsa della Posidonia che caratterizzava fino a qualche anno fa questi fondali e i maggiori movimenti del fondale dovute alle mareggiate, hanno consentito poi agli archeologi di riscoprirlo e tutelarlo.
Le nuove ricerche, condotte da ormai un biennio nell'area di porto Julius stanno anche mostrando una sequenza di ambienti, fino a ora ignoti, dei quali si sta cercando di comprendere forma e funzione.
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