Poste Italiane: un'azienda in «rosa» a Napoli e provincia

Sono il 47% le donne che operano al servizio della rete più capillare d’Italia, il 33% di queste ricopre incarichi di responsabilità

Da sx la neo assunta Andrea Fontanella e la pensionata Enrica Mirante
Da sx la neo assunta Andrea Fontanella e la pensionata Enrica Mirante
Mercoledì 8 Marzo 2023, 11:27
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Con 2429 donne su 5207 dipendenti, pari al 47 per cento del totale, Poste Italiane si conferma azienda al femminile nella provincia di Napoli, dove sono 137 le donne che ricoprono posizioni direttive e 9 gli uffici postali «rosa», composti cioè esclusivamente da dipendenti donne.

Fin dalla sua nascita, Poste Italiane, che a Napoli e provincia conta 242 uffici postali e 43 centri di distribuzione, ha dato spazio all’occupazione femminile: il ruolo della donna, inizialmente legato soprattutto ad una innovazione tecnologica come quella del telegrafo (fu telegrafista di Poste anche la giornalista e scrittrice Matilde Serao), è cresciuto nel tempo, e oggi, nell’era di Internet, le donne rivestono in Poste un ruolo strategico. La presenza femminile a Napoli e provincia ha avuto un ruolo determinante nel conseguimento dei risultati legati alla sostenibilità, all’inclusione e alla parità di genere.

Enrica Mirante veniva assunta 38 anni fa come operatrice di sportello per Poste italiane e poche settimane fa, nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, ha salutato i colleghi. «Dallo sportello sono passata alla logistica e poi alla gestione operativa, assumendo la qualifica di “quadro”, per terminare il mio percorso nella direzione della macro area Sud», riavvolge il nastro della vita vissuta in azienda. «Ho iniziato a Procida: per la prima volta lasciavo casa, andavo a vivere da sola, guadagnavo. Con alcuni colleghi abbiamo prima affrontato il mare in burrasca sui traghetti che ci portavano all’alba da Napoli a Procida per aprire l’ufficio postale, poi abbiamo preso in affitto una casetta sull’isola, tutti insieme. È stato un periodo bellissimo in un’età bellissima», ricorda con emozione. «Poste – aggiunge - mi ha dato l’opportunità di sperimentare un’evoluzione sociale e personale: ho vissuto in pieno la fase di informatizzazione del lavoro e ho imparato ad adattarmi alla continua evoluzione che l’azienda ha vissuto negli anni. Ma mi ha dato anche la libertà e l’indipendenza economica che a nessuna donna dovrebbero mancare per poter scegliere serenamente della propria vita».

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«Questa - ricorda Enrica - è da sempre un’azienda “rosa”, nella quale ho respirato sin dall’inizio una vera parità di diritti e opportunità tra uomini e donne. Ed ho vissuto serenamente anche la gravidanza, grazie al congedo parentale, così come le inevitabili malattie che mio figlio ha avuto da bambino. Che cosa manca in Italia per una piena parità tra generi? Le norme ci sono tutte, ma l’attuazione pratica tarda ad arrivare. Potrebbero aiutare gli strumenti che si sono diffusi durante la pandemia: si dovrebbe cambiare il metodo per misurare la produttività, guardando al risultato e non alle ore fisicamente trascorse dietro una scrivania.

Rendendo più flessibile il lavoro, molte donne riuscirebbero a gestire meglio lavoro e famiglia».

Proprio mentre Enrica usciva, in un ideale passaggio di testimone, entrava Andrea Fontanella, che ha 32 anni, una laurea in Culture digitali e della comunicazione e una magistrale in Comunicazione pubblica e d’impresa. «Quando è scoppiato il Covid, il mondo si è fermato e mi sono ritrovata senza lavoro. Ho risposto ad un annuncio di ricerca di personale per gli uffici postali di Napoli e dopo diversi colloqui sono stata assunta», riferisce. «Perché ho puntato su Poste? È un’azienda molto attrattiva per un giovane laureato sia per le sue dimensioni che per i tanti ambiti in cui svolge le proprie attività, il che garantisce occasioni alle specializzazioni più disparate. In più, grazie alla sua solidità, garantisce una stabilità che permette ai suoi dipendenti di poter affrontare la vita con serenità e ottimismo». Anche lei, come Enrica molti anni fa, ha conquistato una sedia dietro lo sportello di un ufficio postale, ma a Capodimonte. Un ufficio composto da sole donne, in cui ambientarsi è stato facile. «L’accoglienza è stata eccezionale: la mia tutor, la direttrice e tutte le colleghe mi hanno preso sotto la loro ala protettiva, guidandomi e supportandomi. La solidarietà femminile qui si sente tutta», garantisce la neo assunta, che non cela le proprie ambizioni: «Mi piacerebbe crescere, specializzarmi, cambiare settore e imparare ancora cose nuove. Opportunità che poche aziende danno ai loro dipendenti e che in Poste invece sono concrete. Intanto - conclude Andrea - la stabilità che questo lavoro mi ha dato mi consente di pensare ad una famiglia insieme al mio compagno. In altri contesti un’eventuale gravidanza potrebbe compromettere il lavoro, qui mi sento al sicuro».

In virtù di questo impegno, anche nel 2023, per il quarto anno consecutivo, è stata assegnata a Poste Italiane la certificazione «Top Employers», che seleziona in tutto il mondo le aziende che si distinguono per le migliori politiche di gestione delle risorse umane: dalla selezione all’onboarding (l’inserimento del dipendente in azienda), dalla gestione allo sviluppo, dalla comunicazione interna alla formazione, dal welfare aziendale fino alle politiche di diversity & inclusion. Un insieme di pratiche organizzative e di sviluppo del potenziale umano e professionale che facilita la creazione di un ambiente di lavoro e di relazione in cui ogni dipendente può realizzare il proprio talento, contribuendo così al successo dell’intero Gruppo. Nel 2022 Poste Italiane ha ricevuto inoltre la Certificazione «Equal Salary», che attesta l’equità retributiva tra donne e uomini nell’organizzazione. Tali risultati si aggiungono ad altri prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra cui la leadership globale nell’uguaglianza di genere secondo il «Gender-Equality Index» di Bloomberg, l’ingresso nella classifica globale Top 100 sulla parità di genere stilata da Equileap e l’attestazione secondo lo standard ISO 30415:2021 Human resource management - Diversity & Inclusion.

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