Solfatara, aspettando la riapertura un museo dedicato al bradisismo

Visite multimediali nei locali del parco

La Solfatara di Pozzuoli
La Solfatara di Pozzuoli
di Nello Mazzone
Mercoledì 1 Marzo 2023, 08:39 - Ultimo agg. 2 Marzo, 06:45
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«Stiamo lavorando sodo per consentire alla Solfatara di diventare un sito scientifico-didattico di interesse mondiale e, in collaborazione con altri partner del territorio tra i quali l'associazione Dialogos, abbiamo deciso di realizzare in questi spazi anche il Museo del Bradisismo». Il presidente del Parco Regionale dei Campi Flegrei, Francesco Maisto, va avanti con il piano di messa in sicurezza, autorizzato un mese fa dalla procura di Napoli, per rendere di nuovo fruibili e visitabili quasi tutti i 33 ettari di fumarole e mofete del geosito tra i più celebri del mondo, finiti sotto sequestro nel 2017 a seguito della tragica morte di Massimiliano e Tiziana Carrer e del loro figlio undicenne Lorenzo, inghiottiti in una voragine delle fumarole. Per adesso sono stati già messi in sicurezza la metà dei sentieri e dei camminamenti, ma servono ulteriori saggi geognostici e studi approfonditi delle cavità per installare le nuove passerelle di legno, che consentiranno agli scienziati e ai turisti di poter di nuovo visitare l'affascinante sito vulcanologico attualmente chiuso al pubblico.

Turisti, scienziati, ma anche giovani e scolaresche. Tutto questo anche grazie al primo Museo del Bradisismo che nascerà in uno dei locali che si trovano all'ingresso del parco della Solfatara. Un museo che punterà molto sulla tecnologia, sulla realtà virtuale e sul multimediale, sulla scorta delle fortunate esperienza di Città della Scienza e del Mav (Museo archeologico virtuale) di Ercolano. Un progetto che vede come soggetto capofila l'associazione Dialogos, che può contare su un finanziamento approvato da Invitalia nell'ambito del bando Cultura Crea.

L'Ente Parco Regionale del Campi Flegrei ha, così, colto al volo l'occasione per individuare e proporre la localizzazione del Museo del Bradisismo nei siti di interesse vulcanologico di propria competenza. «Con il fondamentale supporto della Regione lavoriamo alla valorizzazione di questi luoghi continua l'architetto Maisto, che ha lavorato di persona alla redazione del progetto di prima messa in sicurezza del percorso sentieristico della Solfatara Lo considero anche una sorta di atto d'amore verso i Campi Flegrei».

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Contemporaneamente ai lavori, si sta formando anche il personale: almeno inizialmente saranno coinvolte le 25 guide vulcanologiche, formate da giugno scorso nel percorso abilitativo realizzato in collaborazione tra il Collegio regionale della Campania e il Parco dei Campi Flegrei. «Con molta attenzione e con grande prudenza stiamo continuando nel nostro lavoro di messa in sicurezza, ma anche di nuova valorizzazione del sito - conclude il presidente Maisto - Daremo priorità al carattere scientifico del sito, che ha potenzialità enormi, come stiamo verificando anche in questi giorni.

Ci sono turisti tedeschi e dell'Europa del Nord che, nonostante il vulcano sia ancora per il momento chiuso al pubblico, si recano sulla strada limitrofa per ammirare la zona anche se solo da lontano. Un sintomo evidente del fatto che la Solfatara ha una attrattiva enorme». Ora è corsa contro il tempo per riaprire in sicurezza uno dei geositi più famosi al mondo.

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