La cerimonia in ricordo dei marittimi affondati con la nave Marina d'Aequa

Una messa in suffragio delle vittime della nave inabissatasi nel golfo di Guascogna

Ricordo
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Venerdì 30 Dicembre 2022, 10:15 - Ultimo agg. 10:42
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 Il ricordo, il dolore, l’angoscia dei familiari si rinnovano da quarantuno anni. Ieri sera la mesta cerimonia in suffragio di quei marinai affondanti con la nave e mai ritrovati. Un triste anniversario per ricordare la tragedia della «Marina d'Aequa».

Una messa in suffragio delle vittime della nave inabissatasi nel golfo di Guascogna è stata celebrata nel Santuario di San Giuseppe dall’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, monsignor Francesco Alfano. Alla cerimonia, organizzata dalla Confraternita del Sacro Cuore di Maria e Giuseppe, hanno partecipato, con le famiglie delle vittime, delegazioni della Capitaneria di porto, rappresentanze della Casina dei Capitani, con il presidente Mario Cafiero, della Stella Maris con il delegato laico dell'Arcidiocesi di Sorrento-Castrellammare, Vincenzo Astarita e dell’Associazione nazionale decorati medaglie d'oro per lunga navigazione, autorità dei Comuni della penisola sorrentina, con i sindaci di Sant’Agnello, Sorrento, Piano di Sorrento e Massa Lubrense, Piergiorgio Sagristani,  Salvatore Cappiello, Massimo Coppola e Lorenzo Balducelli, la dirigente dell'Istituto Buxio, Teresa Farina, delegazioni dei Comuni di provenienza dei 30 membri dell’equipaggio della nave, di proprietà dell'Italmare, partita dal porto di Anversa e diretta nel golfo del Messico, che si inabissò al largo del golfo di Guascogna, nell’Oceano Atlantico.

Alle ore 17.55 del 29 dicembre del 1981, in meno di un minuto, infilandosi di prua, sulla spinta di un’onda assassina che trascinò in fondo al mare la nave con 30 giovani vite le cui salme non sono state mai più restituite alle famiglie. Di questi martiri del mare ben 21 appartenevano alla penisola sorrentina, 12 di Meta di Sorrento, 5 di Piano di Sorrento, 2 di Sorrento ed altrettanti di Massa Lubrense. Tre marinai di Procida, 5 di Torre del Greco ed un cileno di Santiago, completavano l’equipaggio.

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Di quel tragico giorno rimane il ricordo ed i rintocchi delle campane che ogni anno, il 29 dicembre, rievocano il pensiero di quegli uomini. La commemorazione delle vittime, nel Santuario di San Giuseppe, istituita da monsignor Angelo Castellano, consolida il ricordo di Anselmo Buonocore, Raffaele Esposito, Costantino Castellano, Tullio Gagliardi, Luigi Maresca, Giovanni Ruggiero, Michele Pepe, Antonino Aversa, Ciro D’Angelo, Maurizio Esposito, Antonio Esposito, Antonio Paese, tutti di Meta di Sorrento, Salvatore Lauro, Luigi Cioffi, Giuseppe D’Elia, Francesco Vinaccia, Antonio Cioffi, di Piano di Sorrento, Gennaro Pisano, Angelo Vinaccia, di Sorrento, Pietro Cacace, Antonino Gelzo, di Massa Lubrense, Michele Massa, Salvatore Polese, Guglielmo Tortora, Raffaele Palomba, Luigi Tortora, di Torre del Greco, Pietro Cibelli, Giuseppe Visaggio, Giuseppe Marrazzo, di Procida, Carlos Quintana Correa di Santiago del Cile. Al termine delle celebrazioni religiose deposta una corona d’alloro presso il monumento in marmo ai caduti del mare, posto all’esterno del Santuario di San Giuseppe.

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