Sant'Antimo, uomo denunciato per maltrattamenti e assolto: «Anche lui perseguitato dalla moglie»

I giudici del Tribunale di Napoli Nord hanno quindi assolto l'uomo con formula piena perché il fatto non sussiste

La sentenza choc del tribunale di Napoli Nord
La sentenza choc del tribunale di Napoli Nord
di Marco Di Caterino
Venerdì 31 Marzo 2023, 11:00
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Ricordate il film «La Guerra dei Roses»? Diretto da Danny DeVito, uscito nel 1989, Michel Douglas e Katheleen Turner interpretavano i coniugi Roses in procinto di divorziare tra pesanti dispetti, botte, uccisioni di animali domestici. Appunto, una guerra senza esclusione di colpi con memorabile scena finale. I due nemici, in un furioso corpo a corpo, precipitano nel vuoto della grande scala, finiscono su un mega lampadario di cristallo che staccandosi dal soffitto li colpisce uccidendoli. Una guerra senza vincitori e vinti.

Un po' come accaduto, ma senza spargimenti di sangue, nel Tribunale di Napoli Nord. Come nel film la «La Guerra dei Roses», la vicenda giudiziaria di due ex coniugi di Sant'Antimo, lui imputato di maltrattamenti, lei vittima dei soprusi, si è conclusa senza vincitori e vinti. L'imputato è stato assolto, perché durante il dibattimento è emerso che i maltrattamenti era reciproci. L'ex marito, un 40enne di Sant'Antimo, era finito sotto processo davanti al tribunale di Napoli Nord - collegio presieduto da Agostino Nigro dopo essere stato denunciato e lasciato su due piedi dalla moglie per maltrattamenti subiti anche davanti ai tre figli piccoli della coppia.

Secondo la denuncia della donna, una 39enne di Sant'Antimo, le violenze subite dall'ex coniuge sono iniziate e proseguite durante la convivenza per aumentare dopo la decisione della donna di stroncare la relazione. Violenze, pedinamenti, telefonate minacciose giorno e notte. Una denuncia che all'epoca aveva fatto scattare il codice rosso. 

Ma invece della scontata condanna, c'è stato il colpo a sorpresa. Clamoroso. I due avvocati difensori dell'imputato (Giovanni Cantelli e Giuseppe Di Palo) nel corso dell'acceso dibattimento in aula, hanno saputo dimostrare e convincere il collegio giudicante, che anche la donna si era resa protagonista di condotte più che aggressive nei confronti dell'uomo, anche quando vivano insieme, per cui le violenze era reciproche. I giudici del Tribunale di Napoli Nord hanno quindi assolto l'uomo con formula piena perché il fatto non sussiste. Un finale senza vincitori e vinti, come per i Roses, ma per fortuna senza spargimenti di sangue. 

Il Tribunale di Napoli Nord-Aversa è al primo posto in Campania per indagini e processi per reati connessi al «codice rosso», vale a dire maltrattamenti in famiglia, violenze sessuali domestiche, stalking, senza farsi mancare l'odioso revenge porn. Procedimenti che però si concludono con percentuali a doppia cifra, senza alcuna individuazione di responsabili. E i numeri, riferiti al periodo che va dal primo gennaio e fino a tutto il sei dicembre del 2022, sono impietosi. In questi 340 giorni, sono stati aperti al Tribunale di Napoli Nord, ben 1.718 procedimenti per reati da codice rosso. Una media di più di cinque al giorno. Ebbene questa impressionante mole di fascicoli, ben presto si sgonfia (così anche il fenomeno) nel corso delle indagini o al massimo con decisione del gip con 1.287, circa il 75 per cento, con un non luogo a procedere, che tecnicamente è definito archiviazione. 

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Conti alla mano ne restano in piedi 431 che arrivano in aula. Ebbene, più della metà, vale a dire 250 dibattimenti (il 58 per cento) tra giudice monocratico e collegio giudicante si sono conclusi con l'assoluzione dell'imputato. Mentre le sentenze di condanna, sono state appena 200, poco più del 14 per cento dei 1.718 procedimenti. Senza contare le possibili assoluzioni in corte di appello. E questo trend ancora continua. 

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