Sparatoria a Ercolano, un ferito: è la guerra tra abusivi dei gadget scudetto

Scontro per il posto da ambulante: un uomo era armato di fucile, l'altro ha usato la pistola

Venditori di gadget a Ercolano
Venditori di gadget a Ercolano
di Francesca Mari
Giovedì 16 Marzo 2023, 23:02 - Ultimo agg. 18 Marzo, 08:49
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La febbre del merchandising tarocco in vista dell’ormai vicino scudetto del Napoli è esplosa dappertutto, in città e in provincia, dove sbucano ogni giorno decine di nuovi punti vendita abusivi. Da qui alla guerra per il controllo del mercato il passo è brevissimo ed è così che ieri ad Ercolano due ambulanti abusivi si sono armati l’uno contro l’altro per un posto conteso, quello in cui allocare la bancarella. L’uomo che impugnava una pistola è stato più svelto di quello che aveva imbracciato un fucile, che è rimasto ferito. Accompagnato, poi, al Pronto soccorso dell’ospedale Maresca di Torre del Greco, è stato medicato e dimesso. Ora la posizione dei due, già noti alle forze dell’ordine per droga e reati minori, è al vaglio degli investigatori e della Procura di Napoli. 

La storia è iniziata poco prima delle 11 di ieri, quando in via Mare, la strada a pochi passi dagli Scavi, ex roccaforte del clan Birra-Iacomino e attuale market della droga e altre illegalità, si sono uditi degli spari. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Ercolano e dalla polizia del commissariato Portici-Ercolano, c’era stata una lite tra un uomo di 40 anni che aveva sistemato il suo banchetto in un punto della zona e un 28enne arrivato dopo, che gli ha contestato il posto scelto per vendere i suoi gadgets. «Questo posto è mio - gli avrebbe urlato - e te ne devi andare». «Perché, sennò che fai?», sarebbe stata la risposta del 40enne con tono di sfida. Poi il 28enne ha tirato fuori dallo zaino un fucile, mentre l’altro estraeva dai pantaloni una pistola. Contemporaneamente, come nel Far west.

Entrambi avrebbero premuto il grilletto, ma il pistolero sarebbe stato più veloce, tanto da riuscire a colpire l’altro alla mano e all’anca. Poi ha lasciato il ferito sanguinante ed è scappato. A quel punto, allertati dalla centrale operativa della polizia municipale di Ercolano a sua volta informata dal presidio fisso davanti agli Scavi, sono intervenuti carabinieri e polizia. I primi sono andati in via Mare ed hanno trovato il 28enne ferito che hanno subito accompagnato al Pronto Soccorso, gli agenti di polizia, invece, su segnalazione hanno fatto irruzione in un casale di corso Resina, la strada principale in cui si trova l’entrata degli Scavi, ed hanno trovato il pistolero che si nascondeva.

Dopo un lungo interrogatorio, gli investigatori sono riusciti a ricostruire un maniera sommaria la vicenda, ma ora la posizione dei due è ancora al vaglio di inquirenti e magistratura. 

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La sparatoria ha squarciato il velo della tranquillità ad Ercolano, da anni liberata dalla camorra con 500 arresti e i clan decapitati. Si è tornati a sparare proprio alla vigilia della passeggiata anticamorra che si terrà oggi lungo il Miglio d’Oro, in vista della 28esima Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. «Ciò che è accaduto - ha detto il sindaco Ciro Buonajuto - è un fatto che condanno aspramente perché siamo davanti a comportamenti di illegalità che sfociano in violenza. Non tolleriamo che nella città degli Scavi, città della bellezza, si usino le armi per risolvere questioni. Le istituzioni e le forze dell’ordine hanno alta l’attenzione, ma domani (oggi per chi legge) sfileremo contro la camorra con 5000 bambini: il senso di questa marcia deve essere ancora più profondo». 

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