Spiagge, riaprono i lidi: «Sanate le piattaforme»

La richiesta arrivata dal Comune di rispondere ai requisiti antisismici

Il lungomare di Torre del Greco
Il lungomare di Torre del Greco
di Aniello Sammarco
Sabato 10 Giugno 2023, 08:43 - Ultimo agg. 11 Giugno, 11:17
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Parte ufficialmente oggi la stagione balneare nei quattordici stabilimenti balneari cittadini. Con quaranta giorni di ritardo rispetto al primo maggio, giorno inizialmente fissato da una ordinanza sindacale come avvio ufficiale della stagione dei tuffi. Non è colpa delle condizioni meteorologiche, che progressivamente migliorano, né delle acque del mare che bagna la città, che anzi non è mai stato così pulito grazie agli interventi che stanno interessando le acque reflue e le opere di disinquinamento del vicino fiume Sarno.

A pesare sui clamorosi ritardi nell'allestimento dei lidi, infatti, è stata la richiesta arrivata dal Comune di rispondere ai requisiti antisismici per ogni struttura montata temporaneamente sull'arenile. E quindi non solo per le piattaforme poste sulle scogliere (come nel caso di via Calastro) o quelle che superano l'altezza di un metro e mezzo, come avvenuto in passato, ma per tutte quelle realizzate sulla sabbia. «La norma vale anche per quelle poste in corrispondenza dell'arenile, come avviene per alcuni stabilimenti di via Litoranea» sottolinea Fausto Lunella, presidente di Mare Nostrum, la cooperativa che raggruppa i titolari dei lidi presenti in città. In tutto quattordici stabilimenti, i cui titolari hanno dovuto fare i conti con la novità giunta a pochi giorni dal termine fissato per iniziare le attività. «Eravamo agli inizi di aprile prosegue Lunella e quando abbiamo iniziato a presentare, come facciamo ogni anno, gli incartamenti agli uffici comunali, è saltata fuori questa novità. Il dirigente ci ha spiegato che c'era una legge, già in vigore da qualche tempo, che imponeva una perizia sismica per le strutture montate sull'arenile». Una corsa contro il tempo, diventata anche tema di discussione durante la recente campagna elettorale, con i candidati a sindaco che a più riprese hanno ascoltato le rimostranze e preso impegni per risolvere la questione.
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Nel frattempo però i responsabili dei lidi avevano dato incarico a un pool di tecnici di avviare le pratiche ritenute necessarie e presentare le certificazioni antisismiche richieste. «La questione però doveva essere affrontata dal genio civile regionale conclude il responsabile della cooperativa Mare Nostrum la cui commissione si è riunita solo nei giorni scorsi, fino ad inviarci tra giovedì e venerdì il parere che ci consente di superare l'ostacolo più importante, quello burocratico. Per questa problematica, inutile nasconderlo, abbiamo perso una quarantina di giorni di lavoro. Per molti occorre aggiungere un'altra ventina di giorni per ultimare gli interventi. Ragion per cui se ne andrà anche il mese di giugno, ma almeno i mesi caldi dell'estate sono salvi».
 

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