Suicidio a Casoria, Giuseppe si toglie la vita a 26 anni: il dolore del sindaco

Già a novembre una ragazza di trent'anni si era suicidata nello stesso modo

Suicidio a Casoria, Giuseppe si toglie la vita a 26 anni: il dolore del sindaco
di Elena Petruccelli
Lunedì 16 Gennaio 2023, 17:10 - Ultimo agg. 18:06
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Ieri sera si è consumato il dramma. Intorno alle 22 un giovane di soli 26 anni ha perso la vita lanciandosi nel vuoto. Sul posto i medici del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. I rilievi della polizia e del magistrato hanno accertato il drammatico episodio, che ha sconvolto i cittadini, uniti da quel senso di comunità rafforzata all'indomani della giornata di celebrazioni dedicate al Santo patrono.

Un giovanissimo che dice addio alla vita. È proprio il sindaco Raffaele Bene che con un post sui social vuole esprimere vicinanza alla famiglia: «Ho appreso come molti voi concittadini con enorme dolore la notizia della morte di un ragazzo di 24 anni dopo un gesto estremo. Giuseppe era un figlio di Casoria, di quella comunità alla quale ci sentiamo di appartenere sia nei momenti felici che in quelli più duri».

Come un padre, prima del suo ruolo istituzionale, Raffaele Bene è diventato interprete del sentimento che ha reso triste tutta la città: «In me in queste ore alberga il dolore del padre di famiglia prima che del sindaco. I motivi che lo hanno spinto a quest'azione saranno per sempre nascosti nell'animo sensibile di un ragazzo unico e lì vanno lasciati. A noi non resta altro da fare che essere vicini alla famiglia con un pensiero, un gesto, una preghiera. Per il loro e il nostro Giuseppe».

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Lo scorso mese di novembre, lo stesso dramma per un'altra giovanissima, che a trent'anni ha perso la vita lanciandosi nel vuoto. Giuseppe Storti, giornalista e scrittore dell'officina di talenti casoriani: "Molto difficile commentare tragedie del genere. Forse solo il desiderio forte di stringersi al dolore di parenti ed amici. Questi gesti estremi inducono solo a fermarsi a riflettere, cercando di individuare le ragioni del disagio che vive la società attuale, non da oggi, disagio, se possibile, accentuato dalla pandemia" - continua "Papa Francesco di recente ha parlato di periferie esistenziali, che vanno distinte da quelle geografiche, e riguardano proprio quelle condizioni di disagio sociale che attraversa il nostro tempo".

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