Terremoti a Napoli e Pozzuoli: «Sismicità aumentata per il maggior degassamento dei fluidi della caldera»

Domenica con tre scosse avvertite dalla popolazione

La sala di Napoli dell'Ingv
La sala di Napoli dell'Ingv
di Pasquale Guardascione
Domenica 24 Settembre 2023, 22:37 - Ultimo agg. 26 Settembre, 11:24
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La terra continua a tremare nei Campi Flegrei, alle ore 17,35 una nuova scossa di magnitudo 2.8 della scala Ritcher con epicentro nel golfo di Pozzuoli ad una profondità di 3,2 chilometri è stata registrata dai sismografi della sala di Napoli dell'Ingv.

Un'altro evento tellurico di magnitudo 1.7 della scala Ritcher si è, poi, verificato alle ore 18,33 sempre con epicentro nel golfo di Pozzuoli. Entrambi seguono quello delle ore 13,53 di magnitudo 2.2 con epicentro nei pressi del monte Olibano. Tutti e tre sono stati avvertiti dalla popolazione non solo nei Campi Flegrei ma anche nei quartieri di Bagnoli, Agnano e Fuorigrotta. 

Dal 18 agosto, quando si verificò lo sciame sismico nel corso della notte, ad oggi sono stati registrati 18 terremoti superiori a 2 gradi e 5 eventi tellurici di magnitudo superiori a 3 gradi della scala Ritcher.

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«L’aumento della sismicità degli ultimi mesi sembra legato ad un maggior degassamento dei fluidi dal profondo della caldera – ha dichiarato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano -.

Un fatto non nuovo considerato che si è già verificata una cosa simile nel 2018. I dati geochimici ci indicano che il sistema idrotermale superficiale si sta pressurizzando e surriscaldando. Ma anche i controlli dei dati degli ultimi giorni non rivelano nessuna variazione dei dati geochimici e geofisici che ci indichi significative modifiche del sistema».

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