Gli sciami sismici a bassa energia proseguono senza sosta. Da giorni ai Campi Flegrei il bradisismo si sta manifestando con continui sciami sismici, al punto che mercoledì scorso c’è stato l’evento più forte degli ultimi 40 anni di magnitudo 4.2. Da allora la magnitudo si è abbassata, ma non la frequenza delle scosse. E infatti tra l’alba e la giornata di ieri ci sono stati altri due sciami.
Un’altra notte insonne e una giornata da vivere con il fiato sospeso per i residenti dell’area flegrea, che hanno avvertito distintamente gli eventi di magnitudo di durata massimi: il primo alle 6.42 di Md 2.2 e profondità 4,9 chilometri con epicentro nel Golfo di Pozzuoli poco distante dal Castello di Baia; il secondo alle 15.33 di Md 2.9 e profondità 2,5 chilometri con epicentro in prossimità della zona nord della Solfatara. Il primo sciame sismico iniziato alle 6.12 è terminato alle 8.48 dopo soli 9 terremoti; mentre il secondo sciame iniziato alle 15.33 è proseguito fino alle 18.34 ed era composto da 5 terremoti. Entrambi gli sciami, ma in particolare la scossa più intensa della giornata, secondo quanto riferito dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile «dalle prime verifiche non sono stati segnalati danni».
Da oggi una settimana impegnativa sul fronte del bradisismo anche dal punto di vista politico e legislativo. Prima di tutto c’è l’esercitazione annunciata dal governatore Vincenzo De Luca da pianificare insieme con il Dipartimento di Protezione civile nazionale, già impegnata nella stesura dei contenuti del documento di impianto. Una fase topica per capire l’ambito territoriale, il sistema di coordinamento, gli obiettivi e la strategia di intervento e le modalità di coinvolgimento della popolazione, che si rifarà, con le adeguate modifiche, al piano di emergenza usato per ExeFlegrei 2019 e in cui si sperimenterà IT-alert, il sistema di allarme pubblico sul cellulare.
Mercoledì invece in Commissione Ambiente della Camera sono previste le audizioni informali sulle questioni riguardanti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei con i sindaci di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Giugliano e Marano, e in chiusura il sindaco della Città metropolitana di Napoli Gaetano Manfredi. Nel frattempo il ministro Nello Musumeci proseguirà il lavoro sulla legge speciale sui Campi Flegrei che conta di portare in Consiglio dei ministri.
Le scosse del 2023 dall’inizio dell’anno al 30 settembre sono 5.005, complici proprio i numerosi sciami sismici piuttosto frequenti negli ultimi due mesi. Nel corso del mese di settembre, infatti, ai Campi Flegrei sono stati registrati 833 eventi, con l’evento record con magnitudo 4.2. Agosto, con i suoi 1.118 è ancora il mese più energetico in assoluto del 2023 ma anche dalla ripresa di questa fase bradisismica iniziata nel 2005, che agosto ha raggiunto circa 113 centimetri nell’area del Rione Terra, mentre il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione permane a circa 15±3 millimetri al mese, che da fine settembre ha subito un lieve incremento, che probabilmente sarà quantificato nel bollettino dell’Osservatorio Vesuviano atteso per la settimana prossima.
Sull’origine di questi frequenti sciami (che causano sollevamento del suolo), l’INGV ipotizza possano essere dovuti a una forte risalita di gas e una maggiore pressurizzazione del sistema idrotermale profondo. Un’altra possibilità è la presenza di lingue di magma alimentate dal sistema magmatico profondo, strutture cosiddette a sill, a circa 3-4 chilometri di profondità. L’origine del sollevamento è dunque legata alla spinta verso l’alto generata dalla messa in posto dei fluidi o fusi magmatici.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout