Il voto vince sul processo, Borriello punta su Tajani

Il candidato salta l'udienza per guidare la corsa alle urne

Ciro Borriello con i suoi sostenitori
Ciro Borriello con i suoi sostenitori
di Francesca Mari Dario Sautto
Giovedì 18 Maggio 2023, 08:47
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Ancora alle prese con le vicende giudiziarie, Ciro Borriello ieri ha deciso per la prima volta in tre anni di non presenziare ad una udienza del processo in cui è imputato per corruzione. Un'udienza arrivata qualche settimana dopo il suo sfogo all'esterno dell'aula del tribunale di Torre Annunziata, dopo un rinvio per legittimo impedimento concesso dai giudici per l'assenza di uno dei difensori. In quella occasione, Borriello si lamentò del rinvio perché voleva parlare, proseguendo nelle sue dichiarazioni spontanee iniziate alle precedenti udienze.

Ieri, però, ha deciso di non presentarsi, anche perché impegnato nella seconda fase della campagna elettorale, quella in vista del ballottaggio, ma il processo è andato avanti e si è svolto lo stesso programma previsto prima delle elezioni: è stato ascoltato l'ex avvocato capo del Comune di Torre del Greco, Elio Benevento, che ha risposto a poche domande. Un esame del testimone della difesa che è durato una manciata di minuti ed è servito a chiarire solo alcuni aspetti tecnici sul funzionamento dell'appalto dei rifiuti. La vicenda al centro del processo, sfociata nell'arresto dell'allora dimissionario sindaco Ciro Borriello, riguarda un presunto giro di corruzione per la revoca dell'appalto per la nettezza urbana alla Ego Eco in favore della Fratelli Balsamo, ritenuta la ditta «amica» dell'allora primo cittadino che oggi concorre nuovamente alla guida dell'assise di Torre del Greco, seppure al ballottaggio. È slittata alla prossima udienza, in programma a metà giugno, l'altra testimonianza, quella dell'ex assessore Salvatore Quirino, tra l'altro anche lui candidato come consigliere comunale. Intanto, il chirurgo plastico dopo il primo turno incalza con la campagna elettorale. Ieri, infatti, ha scritto una lettera al ministro degli Esteri Antonio Tajani, invitandolo in città per sottoporgli alcune problematiche: dai condoni edilizi all'ospedale Maresca, fino alla proposta di inserire la città nelle zone economiche speciali (Zes). Al Comune di Torre del Greco ci sono 13mila domande di sanatoria - scrive Borriello - relative ai condoni ex legge 47 del 1985 e legge 724 del 1994, in attesa di essere evase da anni. In larga parte si tratta di piccoli abusi a cui, nel rispetto della legalità e delle norme sulla sicurezza, si potrebbero dare risposte. L'idea è di promuovere una legge speciale per il Sud, per riportare la serenità in alcune famiglie». Inoltre Borriello sottopone al ministro il problema del depauperamento dell'ospedale Maresca, prima a servizio di un bacino di 300mila persone e oggi allo sfascio «per un declino iniziato - scrive - con l'allora presidente della Regione Antonio Bassolino e con il suo commissario alla Sanità Giuseppe Zuccatelli e proseguito fino ai giorni nostri». Tajani dovrebbe arrivare in città sabato.
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Polemiche, inoltre, tra Movimento 5 Stelle e Forza Italia, il primo a sostegno di Mennella, il secondo con Borriello. Dopo un'accusa da parte dell'ex parlamentare grillino Luigi Gallo a «Ciro Borriello, sotto processo per tangente e con una compagine che lo accompagna molto chiacchierata», Forza Italia ha replicato. «Da Luigi Gallo solo accuse strumentali e meschine - hanno detto i vertici di Fi - pensi a cosa non ha fatto per Torre del Greco durante i suoi dieci anni da parlamentare prima di attaccare chi ha già dimostrato di avere le carte in regola per governare la nostra città. Il M5S a queste elezioni non è proprio pervenuto con mille voti: Gallo cominci a lavorare che è giunto il tempo».
 

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