Treno Circum deragliato, il terrore degli studenti a bordo: «Ci sono fiamme, poteva essere una strage»

Anche in stazione momenti di panico e ragazzi che chiamavano casa in lacrime

Treno Circum deragliato, il terrore degli studenti a bordo: «Ci sono fiamme, poteva essere una strage»
di Francesco Gravetti
Lunedì 7 Novembre 2022, 23:29 - Ultimo agg. 9 Novembre, 07:33
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«Ho avuto un’enorme paura quando ho visto che il treno deragliato stava deformando i binari, più che altro per il fatto che avrebbe potuto urtare quello in sosta e ferire delle persone. Sarebbe stata una tragedia, non ci voglio nemmeno pensare. Quando ho visto che si fermava abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo, ma mi sono accorto che stavo tremando, si può dire che mi sono totalmente tranquillizzato solo una volta ritornato a casa». Luigi è uno studente di Torre del Greco che era in stazione, ieri, quando il treno della Circumvesuviana è deragliato a Pompei. Era salito alla fermata di Leopardi, quella della zona in cui visse il celebre poeta, ed è sceso a quella del Santuario. Doveva essere un giorno come un altro, invece ha visto il caos, in un attimo si è ritrovato a urlare insieme a una cinquantina di studenti, trenta nel treno, gli altri come lui appena scesi in stazione. Lui ancora fatica a rendersi conto di quanto vissuto: «È stato terribile. C’era tensione, confusione. Una paura generale. Alcune persone deliravano, gridavano che c’era un principio d’incendio quando in realtà non era vero. È una fortuna che non ci siano stati feriti, molti potevano farsi male proprio perché c’era tanto caos». 

Sono quasi tutti studenti come Luigi quelli che ieri hanno vissuto l’incidente: tornavano da scuola e all’improvviso si sono trovati in strada, davanti alla stazione evacuata per sicurezza dalle forze dell’ordine e dal personale Eav. «Li vedevo tutti col cellulare, intenti a chiamare i genitori per farsi venire a prendere. Molti tremavano, qualcuno piangeva. Erano tutti scossi. Non certo la fiumana allegra e chiassosa cui siamo abituati», dice un avventore del bar che sta proprio vicino alla Circumvesuviana. Ragazzi e ragazze che oggi torneranno su quel treno, prenderanno di nuovo la Circum perché quello è l’unico mezzo che hanno per raggiungere gli istituti scolastici che frequentano: «Non abbiamo alternative, purtroppo. Il problema non è nemmeno l’incidente, anche perché per fortuna non si è fatto male nessuno, il problema sono i continui ritardi, le soppressioni e i molti disagi che siamo costretti a vivere», spiega Roberta, anche lei studentessa a Pompei. I guasti, in effetti, non sempre portano a incidenti come quello di ieri, per fortuna. Ma mettono comunque i pendolari in continua difficoltà. I sindacati lo sanno e sottolineano proprio la necessità di migliorare il servizio.

«Chiediamo che si faccia al più presto chiarezza sulle cause dell’incidente e si intervenga rapidamente e con decisione. Da mesi denunciamo le inefficienze sull’infrastruttura e sui treni, che espongono lavoratori e utenti a rischi assurdi e costringono questi ultimi a continui e insopportabili disagi. Mentre si pensa solo a come spendere i fondi del Pnrr, si sta dimenticando la manutenzione ordinaria», denuncia il segretario generale della Fit Cisl Campania, Alfonso Langella, che non dimentica di ringraziare la Madonna: «Il fato e la città mariana hanno voluto che non ci fossero feriti». Anche Antonio Aiello, segretario generale della Uil Trasporti, chiede maggiore sicurezza: «È assolutamente indispensabile avviare tutte le verifiche del caso, gli episodi oramai ricorrenti sono indicativi della mancanza di efficienza ma soprattutto della scarsa attenzione da parte di Eav verso la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri. È da tempo che stiamo denunciando l’esigenza di avviare una programmazione funzionale per tutte le aree aziendali, che passa anche attraverso una gestione del personale adeguata. La sicurezza non è barattabile e va garantita a lavoratori e passeggeri, gli unici non responsabili dei continui disservizi di Eav». Adolfo Vallini di Usb punta il dito contro l’azienda: «Qualcuno dovrà pur assumersi la responsabilità di quanto sta accadendo in termini di gestione e programmazione della sicurezza in azienda».

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Ieri mattina, prima dell’incidente, era stato proclamato per venerdì uno sciopero di quattro ore, dalle 9 dalle 13, da Uil Trasporti, Faisa-Confail, Usb e Orsa per «le modifiche unilaterali all’organizzazione del lavoro da parte dell’azienda nel settore manutenzione e infrastrutture» e singolarmente da Orsa e Usb per l’organizzazione del lavoro e dei turni, dalla Uil Trasporti per le problematiche del settore circolazione divisione ferroviaria e dall’Usb per rivendicare la cancellazione degli aumenti delle tariffe servizi ed energia.

Eav fa sapere che «durante l’orario di sciopero, l’effettuazione delle corse è subordinata al numero di lavoratori aderenti allo sciopero», ma dopo l’episodio di ieri la protesta potrebbe diventare l’occasione per ulteriori rivendicazioni e far registrare un’adesione massiccia.

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