Un’auto sequestrata, una patente revocata e un 15enne alla guida di una moto di cilindrata 350. Un mix fatale quello dietro il terribile incidente di mercoledì sera, costato la vita a una ragazza di 15 anni a Varcaturo. L’impatto in viale dei Pini Nord, traversa di via Ripuaria, tra un veicolo e lo scooter a bordo del quale viaggiava la vittima. Lo scontro è stato frontale. Il veicolo, stando a prime ricostruzioni, pare provenisse da viale dei Pini Sud e, non è chiaro ancora perché, si sarebbe schiantato contro i due ragazzi.
La giovane, Anna Sommella, è stata sbalzata dal motorino guidato da un suo coetaneo. Troppo gravi le ferite riportate, è morta sul colpo. Alla guida dell’auto, che è risultata sequestrata, un 39enne con patente revocata. Il 15enne che guidava lo scooter e l’automobilista sono stati entrambi denunciati per omicidio stradale. I due mezzi sono stati sequestrati, la salma della giovane sarà sottoposta ad autopsia.
Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Giugliano e della caserma di Varcaturo che sono intervenuti sul posto e stanno ricostruendo l’esatta dinamica dell’accaduto. Sul luogo dell’incidente sono accorsi numerosi residenti che hanno allertato il 118 e le forze dell’ordine ma la situazione è apparsa grave sin da subito. Nel punto preciso ancora ieri erano presenti tante tracce di sangue. La motocicletta sulla quale viaggiava Anna, guidata dal fidanzatino della stessa età, invece, era di grossa cilindrata, 350 cc: per guidare ciclomotori di questo tipo bisogna essere in possesso della patente A2, che si può conseguire soltanto dopo il compimento della maggiore età.
Le prime indagini hanno consentito di appurare che al conducente dell’auto, invece, la patente era stata revocata perché fu trovato alla guida sotto effetto di sostanze stupefacenti. I sanitari del 118 hanno poi trasportato al pronto soccorso del Santa Maria delle Grazie il 15enne e il 39enne. Le loro condizioni non erano gravi ma la situazione al nosocomio puteolano è divenuta incandescente con i familiari del ragazzino. Secondo quanto ha denunciato l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate” pare che i parenti del giovane, mossi dallo stato di apprensione, siano entrati in massa all’interno del codice rosso e della sala Tac. Uno di loro, un 35enne, avrebbe aggredito gli infermieri e a uno dei sanitari pare siano state strette le mani alla gola nel tentativo di strangolarlo. L’aggressore è stato identificato e denunciato per interruzione di pubblico servizio.
La comunità tra Licola e Varcaturo, intanto, è sconvolta. La mamma, non appena ha ricevuto la notizia, si è recata sul luogo dello schianto. Le scene sono state strazianti. Ieri diversi amici di Anna si sono recati in viale dei Pini per lasciare peluche e fiori in memoria della giovane. Sui social ci sono centinaia di commenti sin dal momento dello schianto, udito da diversi residenti della zona. Viale dei Pini Nord è stata di recente asfaltata ma la visibilità sull’arteria non è delle migliori a causa della presenza ai lati della carreggiata di folta vegetazione, che spesso porta gli automobilisti a spostarsi più verso il centro dell’asse viario proprio per evitare le erbacce. «Da mamma ho il cuore straziato e abbraccio la famiglia di Anna ma da cittadina sono schifata - scrive Antonella -. Siamo nel più completo abbandono dalle forze dell’ordine, i controlli dove sono? Mai visto a Varcaturo vigili urbani. Non abbiamo marciapiedi, non ci sono rallentatori, telecamere, semafori, polizia e carabinieri sono un miraggio». «Nonostante avesse il fermo era in giro e ha ucciso una ragazza - scrive Anna riferendosi all’automobilista -. Non siamo tutelati in nulla».
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