La vedova Cerrato: «Giustizia per mio marito poi collaborerò con il Pd»

Tania Sorrentino risponde a Ruotolo sull'adesione ai dem

Tania Sorrentino
Tania Sorrentino
di Dario Sautto
Domenica 19 Marzo 2023, 10:37
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Sono due nomi eccellenti, Annamaria Torre e Tania Sorrentino, figlia e moglie di due vittime innocenti della camorra. Il Pd le corteggia e Sandro Ruotolo e Marco Sarracino, della direzione nazionale dem, ne annunciano anche l'adesione al partito. Un annuncio che avrebbe sorpreso la stessa Tania Sorrentino, che infatti attraverso il suo legale precisa «che il mio non sarà un impegno politico ma per la legalità». Insomma, tessera o non tessera la vedova di Maurizio Cerrato intende sostenere la nuova linea del partito dettata dalla neo segretaria Elly Schlein.

Annamaria Torre è la figlia di Marcello Torre, sindaco di Pagani, ammazzato l'11 dicembre del 1980 da un commando della camorra di Raffaele Cutolo. Torre si era opposto al clan che pretendeva di controllare la ricostruzione post terremoto. Tania Sorrentino è la vedova di Maurizio Cerrato, vigilante agli scavi di Pompei, ucciso con una coltellata il 19 aprile del 2021 a Torre Annunziata, per aver difeso la figlia Adriana che voleva parcheggiare l'auto in uno spazio rivendicato da abitanti della zona. «È un giorno importante per il Pd, impegnato da sempre nella battaglia contro le mafie e la corruzione. È un ulteriore segnale di fiducia nei confronti del nuovo Pd di Elly Schlein», dicono Ruotolo e Sarracino.

Attraverso il suo legale, l'avvocato Giovanni Verdoliva, Tania Sorrentino ha voluto precisare che la «priorità è ottenere giustizia per mio marito» e che «il mio non sarà un impegno di natura politica, ma sono molto legata a Sandro Ruotolo, al partito che lui rappresenta, come a Libera e alla Fondazione Polis, che fin dal primo momento mi sono stati accanto e mi hanno dato un sostegno e un aiuto importantissimi per me e la mia famiglia.

In Ruotolo, in particolare, ho trovato una persona sempre vicina e disponibile, in prima linea nelle battaglie per la legalità. In queste iniziative ha spiegato la vedova Cerrato io sarò sempre al suo fianco».

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Non ci sarà, dunque, un impegno politico in prima linea, tra l'altro in una realtà quella di Torre Annunziata duramente colpita dallo scioglimento dell'amministrazione comunale targata Pd per presunte infiltrazioni mafiose del clan Gionta, tra l'altro con l'ex sindaco Vincenzo Ascione e sei suoi fedelissimi attualmente ancora indagati per concorso esterno in associazione di tipo mafioso e a rischio incandidabilità fino a dieci anni. Il Pd è commissariato e la faida interna al partito ha consumato la politica cittadina, tant'è che lo stesso Ascione nell'ultimo periodo da primo cittadino era stato sfiduciato da parte dei dem che erano passati all'opposizione.

Tra i motivi dello scioglimento, erano emersi i rapporti stretti tra il nipote del killer ergastolano Umberto Onda e diversi esponenti della maggioranza, che lo consultavano per le decisioni politiche. Lui, netturbino applicato in Regione, avrebbe dettato la linea politica alla giunta guidata da Ascione, sostiene l'accusa. Mentre i politici anche durante il giudizio di incandidabilità si sono difesi, sostenendo che Onda junior non ha mai riportato condanne per fatti di camorra.

Nel frattempo a Torre Annunziata la camorra aveva ripreso a sparare e un innocente, Maurizio Cerrato appunto, era stato brutalmente ucciso per un parcheggio. Il processo al killer reo confesso e ai tre presunti complici è in dirittura d'arrivo. La prossima settimana, la prima sezione della Corte d'Assise di Napoli sarà chiamata a pronunciarsi con la sentenza. La Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, pm in aula Giuliana Moccia) ha chiesto la condanna all'ergastolo per i quattro imputati. Dopo le discussioni dei difensori di parte civile, martedì si tornerà in aula per le arringhe difensive dei legali degli imputati, poi magistrati e giudici popolari si ritireranno in camera di consiglio per la decisione che potrebbe arrivare proprio in una giornata simbolica: il 21 marzo si ricordano tutte le vittime innocenti delle mafie.
 

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