Vesuvio, non ci sono gli addetti: il nuovo sentiero off-limits dopo due mesi

La strada Matrone aperta a dicembre ma il cancello resta chiuso

Il percorso sul Vesuvio
Il percorso sul Vesuvio
di Francesca Mari
Lunedì 20 Febbraio 2023, 07:20
3 Minuti di Lettura

Disorganizzazione e mancanza di addetti agli ingressi: la Strada Matrone off-limits a due mesi dal taglio del nastro. L'accesso al Gran Cono dal versante di Boscotrecase, dalla cosiddetta «Strada Matrone» chiusa al pubblico per decenni, era stato inaugurato in pompa magna il 20 dicembre scorso. Uno degli ultimi step del percorso di riqualifica, attuato dall'ex presidente dell'Ente parco nazionale Agostino Casillo nell'ambito del «Grande progetto Vesuvio» prima di lasciare la guida del Parco.

Tuttavia, fin dal taglio del nastro, il cancello a quota 400 per l'accesso al sentiero, lungo otto chilometri e che parte da una strada asfaltata per arrivare a una pista sterrata, permettendo di raggiungendo il cratere, è sempre chiuso o aperto a singhiozzo. A lamentarsi numerosi turisti che, soprattutto nei week end, vogliono percorrere il sentiero a piedi facendo trekking, escursionisti locali e molti ciclisti amatoriali e agonisti che si allenano in mountain bike.

«È una grossa delusione arrivare fin qui - dice Massimo Ginelli, ciclista e naturalista - e trovare sempre il cancello chiuso. Siamo riusciti a passare soltanto un paio di giorni dopo l'inaugurazione, quando ci avevano detto che la Strada Matrone sarebbe stata accessibile in concomitanza con l'apertura del Gran Cono, ma non è stato così. Non c'è ancora organizzazione: per qualche giorno l'ingresso è stato presidiato dalle guide del Vesuvio che ci hanno fatto passare ed hanno preso le generalità. Poi, per la maggior parte delle volte o non c'è nessuno o rimaniamo fuori. Il problema è che da questo versante i residenti non possono accedere e devono spostarsi a Ercolano». Il sentiero ripercorre l'antica strada tracciata dai fratelli Matrone per risalire al Gran Cono dal versante di Boscotrecase; dopo quasi trent'anni di lavori, diverse distruzioni dovute a improvvise colate laviche e successive ricostruzioni, la carrozzabile fu inaugurata nel 1927. Poi fu gravemente danneggiata dai roghi del 2017 e a seguito di lavori di riqualificazione finanziati dal Parco nazionale del Vesuvio, alla fine del 2022 è tornato fruibile.

Soltanto che, per inaugurare in fretta e furia, il Parco non avrebbe pensato a un front office ai cancelli, dove si devono comunque mostrare i biglietti acquistati su Vivaticket, e per qualche giorno sono state impiegate le Guide esclusive del Vesuvio, che si occupano di visite. Inoltre in quell'area ci sono anche gli uffici della Forestale che per sicurezza richiedono i cancelli chiusi, se non ci sono "guardie".

Video


«Stiamo perfezionando gli incarichi alle guide del parco - commenta Raffaele De Luca, neo commissario del Parco - sono scaduti i vecchi contratti e quest'anno la procedura è diversa. Ho chiesto di far aprire il sentiero anche senza guide». Il neo commissario De Luca, nominato lo scorso 25 gennaio, è in una posizione di limbo e questo rallenta le procedure. Nei giorni scorsi, infatti, il Tar Campania ha accolto i ricorsi della Regione sulla sua nomina e su quella del neo commissario del Parco del Cilento con la condizione che, se entro il 22 febbraio Regione e governo non troveranno un accordo, le nomine decadranno.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA