Acerra, gogna mediatica e insulti ​per i positivi del palazzo-focolaio

Il parco Ice Snei di Acerra dove c è stato un focolaio di contagio da Covid
Il parco Ice Snei di Acerra dove c’è stato un focolaio di contagio da Covid
di Enrico Ferrigno
Mercoledì 6 Gennaio 2021, 17:39 - Ultimo agg. 7 Gennaio, 08:31
3 Minuti di Lettura

Gli abitanti positivi al Covid  del palazzo focolaio di Acerra finiscono alla gogna social, insorge il loro medico di base. E da quando si è  appresa la notizia dei contagi addirittura qualcuno ha bussato alla porta di una delle famiglie contagiate inveendo contro di i suoi componenti.

«Leggo e vedo cose inaudite, non è possibile che siano giudizi e sentenze senza conoscere niente sulla storia dei contagi. Vergognatevi. Io sono il medico che è intervenuto nella vicenda», esordisce dalla sua pagina social Geremia Tortora, 67 anni, medico curante delle 4 famiglie positive al virus e di altri inquilini del popoloso parco Ice Snei.

Tortora è quel medico di base che, insospettito e preoccupato per la febbre di cui erano affetti alcuni suoi assistiti,  ha messo in allarme venerdì sera l’Asl, consentendo tempestivamente, così, la circoscrizione del  contagio. 

Sessantotto tamponi praticati dall’Asl agli abitanti di 24 appartamenti fatti a tempo di record e risultati dopo due giorni: 11 positivi di cui due asintomatici.

A finire sotto accusa, secondo il sindaco Raffaele Lettieri sarebbero stati «comportamenti scorretti e festeggiamenti» degli abitanti del condominio che avrebbero provocato un focolaio di contagio.

Il post su Facebook del primo cittadino, che non faceva alcun riferimento per far risalire al parco Ice Snei,  ha comunque scatenato involontariamente una caccia e una persecuzione all’untore in città. 

Video

«Sono state coinvolte nei contagi tante persone perbene, bravissime e degne di rispetto. Non c’è stata alcuna festa o altro, ma un contagio come se ne sono visti tanti e che ha coinvolto varie famiglie. Il distanziamento è difficilissimo talvolta: una carezza, un abbraccio, un bacio è quotidianamente effettuato in famiglie dove regna l’amore. Sono fiero non solo di essere il medico di queste famiglie, ma di essere soprattutto un amico per loro», sbotta il dottor Tortora, che da anni ne cura la salute

© RIPRODUZIONE RISERVATA