Don Mimmo Battaglia, appello per Torre Annunziata: «Comunità minacciata dalla criminalità»

Don Mimmo Battaglia, appello per Torre Annunziata: «Comunità minacciata dalla criminalità»
Martedì 21 Giugno 2022, 14:10
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«La nostra Comunità ecclesiale condivide le preoccupazioni espresse recentemente da alcune organizzazioni sindacali e sottoscritte da molte associazioni presenti sul territorio di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Come Chiesa siamo testimoni di un tessuto sociale disorientato dove regna un clima di sfiducia verso le istituzioni e dove intere aree del territorio sono state trasformate in piazze di economia illegale o vere e proprie roccaforti sotto il controllo della criminalità organizzata. Ci sentiamo quindi di partecipare alle inquietudini dei nostri fratelli e reclamiamo con determinazione, con loro, che la politica torni a servire la collettività e che i bisogni di molti tornino a prevalere sugli interessi di pochi». Così don Mimmo Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli, risponde alla lettera appello indirizzata alle istituzioni, firmata da Cgil, Cisl e Uil Napoli e da numerose associazioni del territorio stabiese-torreserio piegato dall'emergenza lavoro con vertenze aperte che interessano centinaia di lavoratori e lavoratrici.

Il vescovo lancia l'allarme legalità in un territorio di 100mila abitanti in cui sono previsti importanti investimenti, come quelli previsti dal Cis Vesuvio, sui quali è forte il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata in un territorio piegato dall'emergenza lavoro con vertenze aperte che interessano centinaia di lavoratori e lavoratrici.

«La decadenza del sistema economico e industriale» scrive il vescovo di Napoli «e la contemporanea crisi del settore turistico, riconducibile al cattivo sfruttamento del territorio e delle sue risorse ambientali, l'assenza di un piano di sviluppo, hanno acuito gli effetti della marginalizzazione delle fasce più deboli della società.

Tutto ciò si presenta come un oltraggio e una ferita purulenta all'interno del tessuto urbanistico e sociale, e costituisce per noi una di quelle “periferie che reclamano ascolto, rivendicano attenzione e risposte. È per questo» conclude la lettera «che siamo disponibili a sperimentare modi partecipativi di esercitare la responsabilità nell'annuncio del Vangelo e nell'impegno per realizzare città più belle e più abitabili, per investire sulla ricchezza della spiritualità locale».

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«I temi del lavoro, dello sviluppo sostenibile, della lotta alle organizzazioni criminali» scrive la Cgil Napoli in una nota «devono essere al centro dell'agenda per la politica e le istituzioni di questa terra. Se non si dà lavoro ai giovani e ai meno giovani, un lavoro onesto e dignitoso, se non si ripulisce il Fiume Sarno, se non si costruisce un welfare inclusivo e un territorio vivibile e bello, a misura dei bisogni dei cittadini e delle cittadine, se non si parte da tutto questo è impossibile sconfiggere la camorra. Siamo felici delle parole del Vescovo Battaglia, perché pensiamo che siamo davanti a una sfida epocale che solo con l'alleanza tra le energie migliori della società può essere vinta».

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