Bagnoli, confronto tra Auser e sindacati pensionati su donne e pace

Bagnoli
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Martedì 8 Marzo 2022, 16:35
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Il sindacato dei pensionati Cgil, Cisl Uil, insieme all’Auser di Bagnoli ha proposto una mattinata di confronto e riflessione: «8 marzo. Giornata mondiale della donna per i diritti e per la pace». Un’occasione per ricordare il vero significato storico di questa data e discutere di quanto ci sia ancora da fare per un’affermazione vera della donna in una società che continua a mostrarsi fortemente maschilista.

Ma anche un’occasione per provare a dare una giusta lettura della guerra tra Russia e Ucraina - scoppiata da due settimana ma con radici ben più profonde - e del ruolo che USA e Europa giocano in questo atroce conflitto, con un’unica via d’uscita: la pace. All’incontro, moderato dalla logopedista e assistente sociale Patrizia Russo, hanno preso parte Maria Galeano - Spi Bagnoli -, Liana Mongatti - Flp Cisl Bagnoli -, Anselmo Botte - presidente Auser Campania - e Elena Coccia, segretario provinciale Rifondazione Comunista. Le donne sono sempre in prima linea nei momenti storici più complicati. Così è stato nella pandemia da Covid-19; così è nelle manifestazioni di piazza per i diritti e per la pace.

Eppure, la donna viene relegata a ruoli marginali e deve lottare sempre tanto per se stessa e per affermarsi come entità che merita rispetto nella vita di tutti i giorni e nei luoghi di lavoro.

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Nella gestione della casa e della famiglia, la donna dovrebbe essere supportata dai territori e dai servizi offerti dalla politica. In quest’ottica il sindacato dei pensionati, insieme all’Auser, si sta mobilitando da tempo sul tema sanità, che dalla donna si estenderebbe ovviamente a tutti i cittadini del quartiere. Diventa urgente riportare sul quartiere di Bagnoli la sede asl, diventa urgente dare assistenza a una popolazione di quartiere costituita per lo più da anziani. Una mobilitazione che non nasce l’8 marzo, che dura da più di 5 anni e che continuerà fino al raggiungimento del risultato. Intanto ai pensionati si sono aggiunti i giovani di Bagnoli, con Iscra, disoccupati e cittadini del quartiere e con più di 100 donne e ragazze che hanno occupato il consultorio di via Enea, chiedendone la riapertura immediata.

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