Bosco di Capodimonte, in arrivo la tregua tra Bellenger e i sindacati: «Riapertura nel weekend»

Bosco di Capodimonte, in arrivo la tregua tra Bellenger e i sindacati: «Riapertura nel weekend»
di Maria Pirro
Giovedì 28 Maggio 2020, 11:00 - Ultimo agg. 16:44
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Si presentano tutti all'appuntamento in prefettura, oggi alle 17, carichi di buoni propositi. Il direttore del museo e del real bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger, determinato a riaprire i cancelli ma assicurando «massima sicurezza» dopo gli assembramenti e le difficoltà nella vigilanza riscontrate al termine del lockdown per il coronavirus che lo hanno spinto a bloccare tutto, il 22 maggio, pur di scongiurare il rischio di contagio. E i sindacalisti, con il segretario della Csil Fp in Campania, Lorenzo Medici, che riafferma la volontà unanime di restituire viali e giardini ai ragazzi del quartiere e ai cittadini, «già sabato prossimo», raggiungendo un accordo discusso due giorni fa in un incontro interlocutorio, dai toni diversi dei precedenti che hanno portato allo scontro, e all'improvviso blocco, scatenando polemiche, reazioni (in campo anche il sindaco Luigi de Magistris) e flash mob.
 


La priorità di Bellenger è chiara: «Capodimonte sicuro come Campania sicura, già durante il picco dell'epidemia la regione ha dato il segno giusto: ancora un sforzo e usciremo del tunnel, tutti insieme». Per questo, il direttore punta a rafforzare i controlli ritenuti insufficienti per evitare violazioni e pericoli. E giudica insufficienti la decina di custodi interni, tutti abbastanza anziani, per i settemila visitatori, questa la stima per il weekend in base alle presenze già registrate nelle domeniche gratuite: proprio per fronteggiare i grandi numeri, Bellenger ha proposto di riorganizzare il servizio di vigilanza ricorrendo a una società privata, operativa nel bosco dal 2017, fino alla chiusura dovuta al Covid-19, con personale dotato di biciclette e auto elettriche, che ha effettuato un servizio dinamico, «riuscendo ad assicurare un maggior rispetto del regolamento e una migliore fruizione degli spazi». Un'attività, è quanto affermato dal direttore, «largamente apprezzata dal pubblico». Una soluzione contestata, però, dai sindacati contrari a esternalizzare il servizio, che rilanciano: «Le soluzioni per garantire la riapertura sono contenute già nell'accordo del 15 maggio scorso, con una rivisitazione di alcune scelte organizzative». La controproposta suggerisce di integrare la presenza di personale del ministero dei Beni culturali, con i lavoratori della società in house dello stesso dicastero, la Ales». Medici sostiene: «Ci sono risorse disponibili per affiancare i colleghi, come si sta facendo in molte realtà museali italiane in attesa di completare le procedure concorsuali per operatori e assistenti alla fruizione accoglienza e vigilanza (500 più 1052 i posti banditi)». Solo a Capodimonte, a giudicare dai dati elaborati dai vertici, mancano due terzi degli dipendenti previsti in organico. Senza trascurare l'età media, quasi tutti gli addetti hanno i capelli sale e pepe, e presidiare i viali con mascherina e visiera sotto il sole è senza dubbio più faticoso che prestare servizio in una galleria d'arte. Per questo, il leader della Cisl Fp, assieme agli altri rappresentanti della categoria, chiede «un piano straordinario di 100 milioni per ulteriori 3000 assunzioni, perché a fine 2021 resteranno scoperti altre 6.272 unità, di cui il 60 per cento dei profili addetti alla accoglienza e alla vigilanza. Un piano caldeggiato già nella precedente videocall in prefettura, che ha coinvolto anche i funzionari di Roma. Nell'attesa di una risposta più ampia, tutti sono d'accordo su un punto: occorre riaprire al più presto il bosco. Con i suoi 24 ettari in più, e 68 in totale, recuperati e 14 chilometri di viali, e i 1000 nuovi alberi, e il settecentesco Giardino tardo-barocco, riportato alla sua forma originale. E questo per Napoli e i napoletani, perché possano trascorrere il loro tempo libero all'aria aperta, fare jogging, andare in bici, portare a spasso i cani, osservando nel contempo scrupolosamente le regole sanitarie anti-coronavirus.

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