Bus a Napoli, code e ressa ma Anm non si ferma: trasporti dimezzati

Bus a Napoli, code e ressa ma Anm non si ferma: trasporti dimezzati
di Paolo Barbuto
Martedì 1 Dicembre 2020, 10:00
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Da stamattina Napoli sarà costretta a fare i conti con il dimezzamento dei trasporti. Scatta il piano di ridimensionamento dell'Anm che prevede la cancellazione di metà delle corse giornaliere, l'annullamento di linee speciali come quella cimiteriale, la drastica riduzione degli orari di bus, metropolitana e funicolari, la chiusura di parcheggi strategici come quelli di Monaldi e Policlinico, il dimezzamento dei parcheggi al Centro direzionale, la cancellazione del servizio dei controllori, il ridimensionamento dei vigilini che avranno orari tagliati di netto. Da stamattina scatta anche il piano di cassa integrazione per 610 addetti e l'allontanamento di 40 autisti assunti con contratto interinale.

Il drastico taglio ai trasporti cittadini arriva in giorni drammatici per l'affollamento sui bus che possono ospitare il 50% dei passeggeri abituali.

Nelle foto che vedete in questa pagina, entrambe scattate ieri mattina, vedete con i vostri occhi la coda allo stazionamento per salire sul bus e l'affollamento all'interno di un mezzo in circolazione.

Adesso, dopo aver visto queste immagini, provate a pensare cosa accadrà con il dimezzamento del servizio di trasporto pubblico.

L'allarme sul dicembre nero dei trasporti cittadini è stato lanciato da tutte le sigle sindacali e viene costantemente cavalcato dalla Usb che annuncia barricate contro la decisione dell'azienda che penalizza fortemente i cittadini proprio in un momento così delicato della vita della città alle prese con la zona rossa e con una pandemia che non consente errori, soprattutto sui mezzi di trasporto.

Ieri l'ultimo vertice tra azienda e sindacati. Nessuna possibilità di bloccare il piano di ridimensionamento dei trasporti: l'Anm sostiene di avere perdite troppo ingenti, secondo i vertici sarebbero vicine ai 2,5 milioni al mese per via della riduzione dei passeggeri.

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Sul fronte del personale, invece, l'Anm ha fatto qualche piccolo passo in avanti. È Marco Sansone della Usb che prova a spiegare i risultati ottenuti: «Innanzitutto i 40 autisti interinali che saranno mandati a casa stamattina, dovrebbero essere riassunti a breve. L'azienda sostiene di non voler rinunciare a loro ma di avere l'obbligo di effettuare questo stop per rispettare il bando che ha assegnato il servizio interinale a un'altra società. Insomma, entro gennaio i nostri 40 colleghi interinali dovrebbero tornare a bordo dei bus di Napoli». C'è, poi, anche un altro fronte determinante sul quale i sindacati hanno ottenuto un risultato: «Non ci sarà nessuna attesa per i fondi destinati alla cassa integrazione. L'Anm anticiperà tutto e non dovrebbero esserci sussulti per chi viene tenuto fermo in questo periodo», spiega Sansone della Usb.

Insomma, se la questione si avvia verso una soluzione quasi indolore sul fronte del personale, resta drammatica su quello del servizio offerto alla cittadinanza. La riduzione dei servizi non è stata cancellata e il mese di dicembre verrà affrontato anche con 40 autisti in meno in attesa della riassunzione che potrebbe arrivare a gennaio. La metropolitana si fermerà alle 21, le funicolari alle 20 con quella di Mergellina che resterà totalmente chiusa: «Intanto la gente ha bisogno dei trasporti e si accalca - spiega con amarezza Sansone - la situazione che fino a ieri era ingestibile, da oggi sarà realmente drammatica. Non so cosa accadrà ma saranno giorni difficilissimi». 

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