Bus Anm nel caos, sui social l'ira di Bassolino: «Ressa sul 140 e niente mascherine»

Bus Anm nel caos, sui social l'ira di Bassolino: «Ressa sul 140 e niente mascherine»
di Maria Chiara Aulisio
Mercoledì 22 Luglio 2020, 08:40
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«Anche oggi sul 140 nessun segnale per rispettare la necessaria distanza di sicurezza: tutti i posti occupati, persone in piedi l'una accanto all'altra, e anche senza mascherina. Così non va bene e non è giusto. Stiamo tutti più attenti: istituzioni, aziende di trasporto, cittadini». È l'ultimo post in tema di trasporti senza regole che Antonio Bassolino ha scelto di affidare alla sua pagina Facebook. Sono diversi giorni che il presidente si lascia ritrarre - sempre con il volto coperto da una mascherina - in attesa alla fermata del bus o seduto sulle panchine in ferro nella stazione di Napoli della Circumvesuviana. 
 

Anche oggi sul 140 nessun segnale per rispettare la necessaria distanza di sicurezza: tutti i posti occupati, persone in...

Pubblicato da Antonio Bassolino su Martedì 21 luglio 2020


Si sposta a bordo dei mezzi pubblici, l'ex governatore della Campania, aspetta con pazienza i tempi dell'Anm, tollera i ritardi ma - almeno in alcune circostanze - non può fare a meno di dire la sua. Soprattutto quando si tratta della salute della gente messa a rischio da inefficienza, inettitudine e tanta superficialità. Ieri mattina, quel bus gremito più che mai, a dispetto di ogni norma, e non solo anti-Covid, lo ha convinto a scrivere sui social. E bene ha fatto visto che il suo post è diventato virale in pochi minuti. Tanti i like e tanti pure i commenti che i napoletani hanno lasciato a margine della sua riflessione virtuale. C'è chi - come Pasquale - se la prende con i «politici attuali», colpevoli di fare «molte chiacchiere e pochi progetti», e chi - come Mariotto - si sorprende addirittura: «Pasquale, ma ti rendi conto? Bassolino prende il 140». E invece non è una novità: l'ex sindaco di Napoli è da tempo utente assiduo del trasporto pubblico. Il 140 poi è il mezzo sul quale viaggia con maggiore frequenza per spostarsi dalla zona di Posillipo, dove abita, verso il centro. È di cinque giorni fa una bella foto - sempre postata sulla sua pagina Facebook - che lo immortala, sorridente e in mascherina, sotto la pensilina di via Santa Lucia mentre aspetta fiducioso che passi quel bus. Oltre cento, anche in questa occasione, le reazioni su Fb. In questo caso è un auspicio il commento spiritoso di Fabrizio: «Quella del 140 non è una banale attesa, è un vero e proprio esercizio zen: alla fine non se ne esce passeggeri, ma samurai. Spero - aggiunge l'amico social del presidente - che questo esercizio sia preparatorio a una prova ancora, per quanto possa apparire arduo, più dura: la rentrée nella troppo depressa politica napoletana». A fargli eco c'è subito Arturo che si rivolge direttamente all'ex ministro: «Caro Antonio - scrive - lei almeno può attendere il 140, noi abitanti di via Aniello Falcone e via Tasso abbiamo visto sparire agli inizi di marzo sia il 128 che il C27. Spariti e mai più tornati. È una vergogna, solo una delle tantissime».
 

Poi c'è Serena che non rinuncia ai complimenti e si concede un po' di sana ironia sui benefici, innegabili, dell'attesa alla fermata: «Ti fa bene.
Sei uno splendore!». Ha ragione Serena. Gran forma, quella di Antonio Bassolino, che ha già affrontato senza paura anche un paio di prove costume documentate - con puntualità - sulla medesima pagina social. Senza un filo di grasso e abbronzato a dovere grazie alle lunghe soste in attesa del pullman, il presidente, quando non sale sul 140, mette le scarpette da ginnastica e sfreccia lungo via Posillipo dove, ovviamente, non può fare a meno di notare il degrado e l'abbandono in cui si trova anche quel pezzo di strada. Ma tant'è, pure inutile continuare a ripeterlo. Meglio provare a fare finta di nulla e tornare alla fermata sperando che - prima o poi - l'autobus passi e, possibilmente, viaggi nel rispetto delle regole anti-Covid. 

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