Il Golfo di Napoli: uno scrigno di tesori tra mare, spiagge, bellezze naturali, siti archeologici e luoghi sorprendenti. Un patrimonio da salvaguardare. È su questo punto che hanno concordato i partecipanti all'incontro con i mass media per il primo «Meeting dei Comuni #PlasticFree della Campania», incentrato su «Best practice per la riduzione dei rifiuti e dell'inquinamento dei mari» e promosso da Comune di Sorrento e Fondazione UniVerde in partnership con Castalia Consorzio Stabile S.C.p.A., Marnavi e Penisolaverde Spa. Sindaci e amministratori della Città Metropolitana di Napoli e di altri Comuni, su invito del presidente del Consiglio comunale Luigi Di Prisco, si sono incontrati ieri a Sorrento, località in prima linea per un turismo sostenibile e la pulizia delle acque. Confronto aperto da un filmato sulle iniziative messe in campo negli ultimi anni dall'amministrazione per la tutela del mare, risorsa vitale per un territorio che vive quasi esclusivamente di turismo.
«Da questo incontro - ha detto Di Prisco - deve nascere un coordinamento tra enti in grado di elaborare un elenco delle buone pratiche, da condividere in ambito regionale e nella Città Metropolitana di Napoli. Il sogno è di avere, da qui a due anni, una Campania sempre più virtuosa in campo ambientale, che metta in rete le grandi peculiarità delle zone interne e le attrattive del golfo di Napoli che ci auguriamo possa presto diventare plastic free. Ma soprattutto un modello, per tutta l'area del Mediterraneo, di sviluppo ecosostenibile». Per Massimo Coppola, sindaco di Sorrento, «istituzioni, operatori, imprenditori e cittadini devono essere uniti per proteggere l'ambiente dalla diffusione incontrollata di plastica nel quadro di una nuova coscienza ecologica, ma anche dalla consapevolezza che la sostenibilità ambientale rappresenta un elemento di competitività per il comparto turistico».
Al centro del dibattito il tema del disinquinamento del golfo di Napoli, strettamente intrecciato a quello del fiume Sarno. Per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde, la soluzione passa «attraverso una vera azione di risanamento, di manutenzione efficace delle reti fognarie, di contrasto agli sversamenti impattanti in acqua e l'installazione di barriere alle foci di fiumi e torrenti che impediscano alle plastiche di raggiungere il mare». Invito raccolto da Gaetano Manfredi, che da sindaco metropolitano ha chiarito che «la risorsa mare va valorizzata di più fino a recuperare la balneabilità di una consistente porzione della costa.
Il meeting, moderato da Alessio Falconio, direttore di Radio Radicale e al quale è intervenuta in videoconferenza Virginia Raggi, ex sindaco di Roma, è stato organizzato all'indomani dell'entrata in vigore della legge di recepimento nazionale della direttiva Ue che vieta la vendita e l'utilizzo di bicchieri, cannucce, posate o piatti usa e getta. Legge che, però, non soddisfa Bruxelles tanto che sono già arrivate dalla Commissione europea contestazioni sul testo varato in Italia. «È la notizia che purtroppo ci aspettavamo, e che ci dà ragione come Rifiuti Zero per le osservazioni che presentammo al ministro Cingolani e al parlamento», dice il medico attivista Franco Matrone: «Si apre ufficialmente la strada all'ennesima procedura d'infrazione contro il nostro Paese per una incredibile decisione non in linea con le norme previste dalla Ue sull'utilizzo del monouso».