Ormai diventato un appuntamento fisso, il Capodanno Cinese, detta anche Festa della Primavera, si annovera tra gli eventi della nostra città proprio per la cultura cinese che si fonde con quella napoletana.
Il 2023 sarà un anno tranquillo, almeno secondo l’antica saggezza cinese: Il 22 gennaio cade il capodanno e ci lasceremo alle spalle il 2022 della Tigre. I prossimi 12 mesi si svolgeranno dunque all’insegna del coniglio – o della lepre – che nella tradizione astrologica è associato alla modestia, alla sensibilità, all’ospitalità.
Precisamente, il 2023 sarà l’anno del Coniglio d’Acqua, un segno che rappresenta anche spiccate doti diplomatiche e di responsabilità.
A Napoli le danze si sono aperte oggi, alla vigilia. Nelle sale del Mann – Museo Archeologico Nazionale di Napoli si è svolta una giornata interamente dedicata alla cultura cinese, con dimostrazioni di pittura, intaglio e calligrafia ma anche di Tai chi, al cospetto del monumentale Toro Farnese, a cura dell’Istituto Confucio.
«I rapporti con la comunità cinese sono particolarmente forti. Portare qui il Capodanno Cinese significa rispettare le altre civiltà, riconoscere alla Cina che ha avuto un Impero millenario come quello di Roma, riconoscere che i nostri libri sono orientati ancora verso l'Occidente. E' un mondo colorato dove le culture si incontrano fuori e dentro il Mann» - conclude Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico Nazione di Napoli.
Immancabile la cerimonia del tè e da non perdere anche il workshop sul gioco del Mahjong. Alle 16.30 la festa si è trasferita in Galleria Principe di Napoli: dopo i saluti istituzionali, la tradizionale e scenografica Danza del Leone a cura dell’Associazione Ciao Cina in collaborazione con l’Accademia Hak Fu Jow, il tipico countdown e benvenuto all’Anno del Coniglio.
«La Galleria Principe è uno di quei luoghi storici e importanti per Napoli e i napoletani, che è già oggetto di approfondimento su come sfruttare al meglio questo spazio, conservando la sua storicità e tradizione, ma allontanadola dal degrado e l'incuria a cui purtroppo oggi è sottoposta» - dice Emanuela Ferrante, Assessora allo Sport e alle Pari Opportunità al Comune di Napoli - «Sono davvero felice di vedere che sono presenti anche molti napoletani, di fatto i nostri popoli sono vicini nell'esigenza di essere sereni e condividere momenti di distrazione e felciità. Napoli è una città che si dimostra inclusiva e accogliente»