Cenone di Capodanno 2020: a Napoli vince la tradizione tra capitone, cozze e baccalà

Cenone di Capodanno 2020: a Napoli vince la tradizione tra capitone, cozze e baccalà
di Paola Marano
Martedì 31 Dicembre 2019, 11:00 - Ultimo agg. 1 Gennaio, 09:06
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Gamberi, calamari, salmone, baccalà, frutti di mare: come da tradizione i napoletani si apprestano a celebrare la fine dell’anno e l’inizio del nuovo con un ricco menù a base di pesce.

Che sia per un cenone in famiglia o con gli amici, le pescherie di Napoli in queste ore sono prese d’assalto dalle centinaia di persone che decidono di imbastire la propria tavola con le prelibatezze del nostro mare.

C’è chi però diffida sempre della freschezza e della qualità, e preferisce quindi ricorrere a surgelati di certa provenienza piuttosto che affidarsi a pescherie locali. «Almeno così siamo sicuri di quello che mangeremo», dice una signora.   
 


In cima alla top list dei piatti del cenone di Capodanno  in salsa partenopea c’è il capitone. Pur non incontrando sempre i gusti dei commensali, resta sicuramente uno dei prodotti più venduti. «Porteremo a casa di amici la ricetta dei capitoni cape' e core' – spiega una signora intenta a fare la spesa al mercato della Pignasecca – la coda del capitone si cucina al sugo e il resto del corpo invece viene fritto». Al secondo posto un altro tipico ingrediente che i partenopei amano assaporare fritto: il baccalà.

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