Possibilità di prendere la patente per cento giovani napoletani: l'iniziativa del ministero Trasporti

«Una nuova occasione di riscatto sociale in un quartiere difficile»

Il conseguimento sarà della patente di categoria A1 o B
Il conseguimento sarà della patente di categoria A1 o B
Martedì 15 Novembre 2022, 16:10
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Diffondere la cultura della sicurezza stradale per recuperare e sviluppare le regole della cittadinanza e della solidarietà. Questo l'obiettivo di Guida bene in piazza Mercato, il progetto di educazione stradale e diffusione della cultura della legalità promosso dalla direzione generale territoriale del Sud (Dgts) del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

L'iniziativa consentirà il conseguimento della patente di guida a giovani della seconda Municipalità del comune di Napoli, provenienti da famiglie con particolari disagi culturali, sociali ed economici.

Il progetto riprende la formula sperimentata con successo in realtà territoriali complesse e non prive di situazioni di fragilità o disagio, come i quartieri partenopei della Sanità, di Forcella e Gioia Tauro: un programma che dà l'opportunità a cento giovani, che vivono realtà socio-economiche poco fortunate, di conseguire la patente di guida che spesso è un requisito per l'inserimento nel mondo del lavoro.

Madrina di questa nuova edizione è Marisa Laurito. Il progetto, che terminerà entro il settembre dell'anno prossimo, è il frutto di un protocollo di intesa sottoscritto dalla Dgts con la città metropolitana di Napoli, l'Unione nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza automobilistica (Unasca), la Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici (Confarca), la fondazione Trianon Viviani, l'associazione Gioventù cattolica (Asso.Gio.Ca.) e la fondazione di comunità del Centro storico di Napoli (Fccsn).

L'Asso.Gio.Ca. e la Fccsn individueranno i cento giovani, che saranno suddivisi in quattro gruppi. Ogni gruppo seguirà un corso in tema di sicurezza stradale, propedeutico alla preparazione delle prove di verifica dell'idoneità tecnica per il conseguimento della patente. A integrazione del corso ci saranno alcune ore di lezione sulla legalità tenute dai carabinieri. I moduli didattici, individuati dalla Dgts, verranno sviluppati da esperti della stessa direzione generale, l'Unasca e la Confarca. La formazione specifica finale per il conseguimento della patente di categoria A1 o B si terrà presso le scuole guida del quartiere che hanno aderito al progetto.

«Obiettivo primario dell'iniziativa - ha evidenziato Umberto Volpe, direttore della Dgts - è contribuire a riannodare il rapporto di fiducia del territorio con lo Stato.

Insieme alle associazioni sul territorio che operano per migliorare il quartiere, lavoreremo accanto ai ragazzi, provando a convogliare le loro energie e ad avvicinarli alle istituzioni attraverso un percorso formativo che, partendo dalla sicurezza stradale, possa far comprendere l'importanza del rispetto della regola quale strumento a garanzia di ogni convivenza civile».

Nella manifestazione di presentazione al teatro Trianon Viviani, i rappresentanti dei soggetti partner del progetto hanno espresso, con grande soddisfazione, i motivi di partecipazione per questa iniziativa di solidarietà e inclusione sociale.

«All'interno delle regole del codice della strada - ha dichiarato Antonio Datri, presidente dell'Unasca - creiamo una nuova occasione di riscatto sociale in un quartiere difficile, proseguendo il progetto di innovazione sociale, voluto nel 2019 da Pasquale D'Anzi della Dgts, e condotto assieme alla città metropolitana, al Terzo settore e ai professionisti della sicurezza stradale: dopo la Sanità e Forcella, continua il nostro contributo per trasmettere il senso della legalità, dando l'occasione di conseguire la patente, uno strumento in più per lavorare».

Per Paolo Colangelo, presidente della Confarca, «aderiamo sempre con grande entusiasmo a queste importanti iniziative sulla sicurezza stradale patrocinate dalla Dgts: saremo impegnati nel far conseguire la patente a persone con difficoltà economica non solo perché l'autonomia di poter effettuare spostamenti sarà di aiuto a coloro che ne beneficeranno, di accedere più facilmente al mondo del lavoro, ma anche perché lo faranno, guidati con l'attenzione alla massima sicurezza sulle nostre strade».

«Dopo l'edizione di successo dedicata a Forcella - affermano il presidente Giovanni Pinto e il direttore artistico Marisa Laurito, testimonial di Guida bene in piazza Mercato - la fondazione Trianon Viviani partecipa con slancio al rilancio di questa iniziativa della Dgts, che in questa edizione è dedicata allo storico quartiere vicino di piazza Mercato: il teatro della canzone napoletana offre il proprio contributo per l'inclusione sociale e la diffusione della cultura della legalità collegata al rispetto delle regole, in linea con la propria missione statutaria».

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«Per l'Asso.Gio.Ca., l'associazione nata nel 1997 che si occupa di minori e giovani a rischio - dichiara il presidente Gianfranco Wurzburger - l'educazione stradale non deve essere considerata come conoscenza tecnica o addestramento, ma anche come un'attività educativa rivolta ai ragazzi di insegnamento dell'importanza delle regole».

Conclude Antonio Alfano, vicepresidente della Fccsn: «“Guida bene in piazza Mercato sarà una opportunità con cui i fermenti positivi di questa periferia nel centro di Napoli avranno modo di dimostrare l'ansia che ha questa vasta area, che tanto ha contribuito alla storia, alla cultura e all'economia della città, di tornare ai livelli storici e rilanciarli in nuove prospettive».

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