Centro Direzionale di Napoli museo aperto, ecco il progetto ma dietro l'arte solo degrado

Centro Direzionale di Napoli museo aperto, ecco il progetto ma dietro l'arte solo degrado
di Paolo Barbuto
Domenica 27 Ottobre 2019, 09:33
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Un paio di settimane fa sindaco e assessori si sono riuniti, hanno dato uno sguardo al progetto e l'hanno approvato: il Centro Direzionale avrà il suo museo a cielo aperto, sette installazioni artistiche sparse lungo i viali pedonali e qualche inserto di nuova pavimentazione, anch'essa artistica, sistemato qua e là: investimento totale 900mila euro, esattamente la cifra richiesta alla Città Metropolitana che ha finanziato questa iniziativa presentata con l'affascinante titolo Napoli Mondo CDN: grande esposizione - Spazio al contemporaneo.

Quello che per adesso è stato approvato è un progetto di fattibilità che punta, ovviamente, all'arte, senza badare al fatto che quell'area andrebbe prima rinnovata per cancellare il degrado. Il documento è firmato dal responsabile del progetto, Bruno Marfè che ha messo assieme undici cartelle con la collaborazione di Sara Ramondino.

In quel progetto sono individuate le aree delle installazioni e anche i lavori necessari per sistemarle; la ricerca degli artisti che realizzeranno l'80% delle nuove opere (per un 20% si userà materiale già esistente) spetta a una commissione già ideata dall'assessore Nino Daniele che ha coinvolto docenti universitari e grandi esperti.

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Le installazioni saranno sette in tutto e saranno posizionate dentro le aiuole del viale centrale e al centro delle due piazze rialzate che si trovano nel cuore del Centro Direzionale. Quelle da sistemare nelle piazze sono annunciate come leggere, perché non dovranno invadere un'area destinata alla vita comune delle persone, discorso differente per le opere da piazzare nelle aiuole.

Per dare spazio all'arte si procederà al totale svuotamento delle aree verdi, verranno eseguiti lavori di rinforzo per evitare problemi di cedimento, saranno realizzate le basi e poi si rimetterà l'aiuola al suo posto intorno all'opera, trovando nuove essenze da piantare per cancellare lo sconcio delle erbacce attuali.

Quello del peso da sostenere è un allarme lanciato a gran voce dalla municipalità. Sostiene il presidente Perrella che non esistono prove da carico per i solai dei percorsi pedonali e che lo stesso Comune nega il transito di mezzi pesanti proprio perché non si sa qual è il peso massimo che può essere sostenuto. Sarà importante, dunque, valutare ogni dettaglio prima di allestire il museo.

Secondo il progetto, la fontana che si trova all'ingresso del Centro Direzionale verrà ripristinata, torneranno i giochi d'acqua che saranno circondati da altra arte, e qui viene la novità del previsto museo aperto. Saranno rimossi 120 metri quadri di pavimentazione che sarà sostituita da lastre di pietra lavica sulla quale interverranno altri artisti con la tecnica dello smalto. Il risultato atteso dovrebbe essere una macchia di colore e d'arte lungo il percorso pedonale sul quale si muovono ogni giorno migliaia di lavoratori che vengono qui in ufficio.

Questa è la nota dolente del progetto. Se tutto andrà bene, spiega l'autore, in sei mesi si realizzerà il progetto esecutivo e verranno individuati gli artisti; altri quattro mesi saranno necessari per preparare il bando di gara dei lavori; ulteriori sei mesi serviranno per l'espletamento della gara e infine passeranno dodici mesi tra lavori e collaudi. Totale 28 mesi, cioè quasi due anni e mezzo.
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