Centro direzionale di Napoli: «Con la torre ex Enel nuova linfa all'area»

Centro direzionale di Napoli: «Con la torre ex Enel nuova linfa all'area»
di Luigi Roano
Mercoledì 7 Settembre 2022, 07:00 - Ultimo agg. 14:30
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«Crediamoci tutti nel Centro direzionale, nel suo rilancio, sono ancora tante le potenzialità inespresse, noi lo abbiamo fatto e ci abbiamo investito». Così Carmine Bucci il rappresentante del consorzio Bd Tower che ha acquistato una delle torri dell'Enel. Una ventina di imprese che presto potrebbero aumentare per «dare nuova vita non solo alla torre». Insomma, un primo segnale di rinascita dopo anni di crisi per la cittadella dei grattacieli. Un segnale in controtendenza rispetto ad altri attori istituzionali come la Regione che sta immaginando di costruire ex novo a 200 metri di distanza un'altra cittadella direzionale svuotando quella esistente spostando i suoi uffici nel un nuovo quartier generale. Un segnale che va anche verso la direzione della rigenerazione urbana che è il mantra del Pnrr e di tutte le amministrazioni pubbliche europee. Bd Tower ha nella sua mission due oggetti: «Costruzioni di edifici residenziali e non residenziali e ristrutturazioni di immobili uso ufficio per i propri soci». Ed è in questa seconda fattispecie che investe al Centro direzionale. «Abbiamo fatto una cosa concreta - ribadisce Bucci - sul Centro direzionale, una operazione dove cerchiamo di contrastare l'elevato costo di gestione degli uffici. Da noi nella torre verranno le parti apicali delle imprese che vi prenderanno posto. Gestiremo dall'interno alcuni servizi così da abbattere molti costi di gestione affittando molte parti interne a noi stessi». Al di là del tecnicismo il progetto del consorzio è accattivante. 

«I lavori interni alla torre già sono iniziati a brevissimo li sveleremo anche alla città - racconta ancora Bucci - all'esterno la prima cosa che metteremo in funzione sono gli ascensori panoramici per arrivare al ristorante che ci sarà all'ultimo piano.

Introdurremo nuove funzioni non solo terziarie e direzionali. Il progetto è quello di creare un microcosmo all'interno del quale le persone che vi lavorano possano utilizzare tutta una serie di servizi. Ci sarà anche un bar in quella che configureremo come una hall: entrambi, ristorante e bar resteranno aperti anche dopo gli orari di lavoro a disposizione della città». Per Bucci l'idea che regge Bd Tower è «sviluppare un progetto che preveda la realizzazione di una struttura in grado di aggregare in un unico complesso le più alte eccellenze professionali partenopee attraverso la costituzione di una società di scopo partecipata da tutti i soggetti aderenti all'iniziativa in misura proporzionale alle superfici a loro destinate». I lavori saranno ultimati entro l'anno prossimo il presidente del consorzio sulla data precisa non si sbilancia. Quello che è certo - perché già sono soci del consorzio - è che ci sono aziende che si occupano di finanza, di sicurezza, laboratori di analisi, studi di ingegneria e di architettura. «A regime partiremo con all'interno circa 1200-1300 persone una quarantina per ciascun piano. L'obiettivo è spostare la direzione di determinate aziende al Centro direzionale anche per motivi logistici. Io ho lo studio in via San Carlo ma verrò a lavorare qui perché è più comodo arrivarci, a breve tra l'altro aprirà anche la stazione della metro». Quelli di Bd Tower lavoravano da due anni all'acquisto della torre. «Ci abbiamo sempre creduto in questa operazione perché siamo convinti che il Centro direzionale abbia ancora molto da dare, la speranza è che a questa rinascita ci credano in tanti. Logisticamente il sito è un grosso valore aggiunto». 

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In questo contesto Palazzo San Giacomo con il sindaco Gaetano Manfredi - e la vicesindaca Laura Lieto - si sta muovendo per mettere in campo il workshop per il Centro direzionale, vale a dire invitare altri investitori a un tavolo tecnico al quale parteciperanno anche chi già risiede al Centro direzionale inclusi i proprietari degli immobili e tra questi c'è la stessa Regione proprietaria della torre del Consiglio regionale. Lo scopo è avviare una consultazione sulla destinazione futura del Centro direzionale. Un pacchetto dentro al quale ci sono anche le università Pegaso e Parthenope, compagnie private, il commercio, la Gesecedi che deve occuparsi della manutenzione del sito e dei parcheggi non pertinenziali. Al tavolo- in buona sostanza - ci saranno tutti gli utilizzatori del Centro direzionale. Contestualmente il Comune ha avviato un confronto con altre realtà simili sia in Europa che negli Stati Uniti per capire come queste cittadelle direzionali altrove sono state rilanciate. Entro l'autunno, questo trapela dal Comune, queste comparazioni saranno pronte e partirà una vera e propria azione urbanistica da parte del Municipio. Per l'intera area orientale è prevista una variante al Prg e in campo scenderà anche il Consiglio comunale che è sovrano sulla materia dell'urbanistica. Sono state già programmate un paio di riunioni della commissione specifica. 

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