Napoli, la carica degli abusivi: centro storico invaso dalle bancarelle del falso

Napoli, la carica degli abusivi: centro storico invaso dalle bancarelle del falso
di Antonio Folle
Lunedì 1 Novembre 2021, 17:37 - Ultimo agg. 17:39
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Sono tanti, occupano ogni spazio disponibile e rappresentano una seria minaccia alla tenuta dell'economia legale. Nel ponte di Ognissanti insieme ai turisti anche i famigerati venditori di merci "pezzotte" hanno fatto la loro comparsa - in realtà non sono mai del tutto spariti - invadendo il centro storico e contribuendo alla congestione delle strade che anche stamattina sono state prese d'assalto da migliaia di turisti. Borse, scarpe, foulard, occhiali da sole ed altri accessori venduti a prezzi estremamente bassi e che rischiano di "tagliare le gambe" alle attività commerciali legali che speravano proprio nel ritorno dei turisti per ridare vita al giro d'affari.

 

Giro d'affari che, almeno oggi, è stato più che positivo per i commercianti abusivi, quasi tutti ragazzi di origine africana.

Il volume di vendita è stato altissimo e non pochi venditori nel primo pomeriggio non avevano quasi più niente da vendere. Il problema degli abusivi - è bene sottolineare che non si tratta solo di un problema partenopeo, ma diffuso in quasi tutte le grandi città italiane a vocazione turistica - è stato più volte denunciato dai residenti e dagli stessi commercianti che si vedono sottratta una importantissima fetta di clientela. Intervenire con la mera repressione è pressochè impossibile. Il decumano inferiore, piazza San Gaetano, la stessa via Toledo e la galleria Umberto sono le aree dove c'è la maggior concentrazione di abusivi che, di solito, "lavorano" anche in presenza delle stesse forze dell'ordine, al massimo allontanandosi di corsa alla vista delle divise che, anche a causa del gran numero di presenze che si registrano in queste ore in città, evitano gli inseguimenti per scongiurare possibili incidenti. 

La presenza di un enorme numero di venditori - mai se ne erano registrati tanti in questo periodo dell'anno - è la vera cartina tornasole della qualità del turismo che si registra in questi giorni a Napoli. Si tratta, infatti, per la quasi totalità di turisti "mordi e fuggi", visitatori da una giornata o due che arrivano a Napoli più per ammirare le sue bellezze che per spendervi consistenti somme di denaro. «Se pensano che Napoli riparta con turisti che al massimo vengono a mangiare una pizza a portafogli da due euro, che comprano il cornetto portafortuna sulle bancarelle e che portano i loro soldi a chi vende borse false - spiega uno dei tanti residenti del centro storico - siamo proprio fuori strada. Il Comune deve fare qualcosa per incrementare il turismo di qualità, non per trasformare le strade e i vicoli in bettole all'aperto dove per chi ci abita è impossibile anche solo uscire di casa».

Il volume d'affari proveniente dalla produzione, dalla distribuzione e dal commercio al dettaglio delle merci contraffatte è da sempre una delle più importanti entrate dei clan, quasi al pari del business degli stupefacenti. Contrastare la vendita di merci che rischiano di assestare la bastonata finale ai commercianti che ancora resistono dopo il duro periodo del lockdown è una priorità non solo dal punto di vista del decoro urbano ma anche - e soprattutto - per il ripristino della legalità. 

Anche il problema delle occupazioni indebite di suolo pubblico da parte di alcuni ristoranti e pizzerie del centro comincia ad essere sentito. Se negli scorsi anni le occupazioni più o meno legali venivano quasi tutte tollerate, con l'emergenza Covid ancora non del tutto passata e con la famelica ricerca di spazi dove far accomodare i clienti, il centro storico rischia di essere "cannibalizzato". Una eventualità, quella di veder trasformato il patrimonio Unesco di Napoli in un unico grande ristorante, che palazzo San Giacomo deve scongiurare con tutte le sue forze ricorrendo, se è il caso, anche a multe salate e a chiusure forzate. Il ponte di Ognissanti è stata la vera prova generale in attesa del periodo natalizio che, quest'anno, si prospetta sicuramente florido dal punto di vista delle presenze turistiche. Se dal punto di vista delle presenze la città ha brillantemente superato la prova, però, a giudicare dalle tante opinioni negative espresse dai residenti del centro storico, molto resta ancora da fare per coniugare correttamente le esigenze del turismo con le esigenze di vivibilità dei residenti. 

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