Il "Pantheon degli Angioini" potrebbe presto riaprire i battenti nei giorni feriali. Dopo il grido d'allarme di don Ciro Riccardi, parroco di San Giovanni a Carbonara, sulla mancanza di custodi che possano consentire l'ingresso dei turisti, in quella che viene considerata una delle più belle chiese napoletane in assoluto, arriva la replica di Palazzo San Giacomo: «L'amministrazione comunale a tutti i livelli si è mostrata disponibile a individuare una soluzione, tra l'altro a carico del Comune. Mentre è già attivo il servizio di custodia nel weekend è in via di attivazione un accordo con il servizio Cultura per garantire l'apertura della chiesa in almeno un turno di custodia tramite il personale di Napoli servizi nei giorni feriali». Una novità che apre nuovi scenari.
«Ogni giorno - ha raccontato a Il Mattino don Ciro - sono tanti i visitatori che bussano al campanello della sacrestia per avere informazioni sul perché della chiusura». Sui siti turistici più cliccati, infatti, a cominciare da quello del Touring club, fino a Napoliving, sono riportati gli orari di apertura, che però non possono essere rispettati a causa della mancanza di personale. Dopo l'imponente restauro (circa due milioni di euro per 18 mesi di lavori e due anni di inagibilità) la chiesa lo scorso novembre è stata finalmente restituita alla città e la promessa del Comune fu quella che sarebbe stata fruibile tutti i giorni inclusa la domenica, ha ribadito il parroco di San Giovanni a Carbonara. Il Municipio si trova però ad affrontare difficoltà economiche e di personale: in attesa ancora di concludere le procedure del concorsone per le nuove assunzioni. «Restiamo disponibili a fornire - rimarcano dal Comune - anche in ambito culturale come accade già in altri settori, il contributo dei percettori di reddito o delle cooperative che già operano per il bene pubblico».
«La soluzione di annosi problemi amministrativi in città passa per la collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali locali e nazionali - ribadiscono da piazza Municipio - Molte associazioni civiche ed anche numerosi soggetti privati riconoscono in tal senso i grandi sforzi che l'amministrazione Manfredi sta mettendo in campo per la cura dei monumenti, dell'arredo urbano e delle chiese compatibilmente con la disponibilità finanziaria dell'amministrazione». A questo punto si aspettano novità a stretto giro, affinché il bene possa essere restituito alla città e ai turisti. Tra i migliori esempi di architettura gotica, la chiesa di San Giovanni a Carbonara è resa ancor più preziosa dalla presenza del grande mausoleo di re Ladislao e sua sorella Giovanna.