Circumvesuviana, la rabbia dei viaggiatori: «Sui treni nessuna misura anti-Covid rispettata»

Discussione tra pendolari, controllori e Cosmopol vigilanza sulla EAV Ottaviano-Sarno
Discussione tra pendolari, controllori e Cosmopol vigilanza sulla EAV Ottaviano-Sarno
di Alessandra Martino
Lunedì 25 Ottobre 2021, 20:21 - Ultimo agg. 21:17
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Altra giornata di rabbia e proteste per i viaggiatori che utilizzano le linee della Circumvesuviana. Sui social è stato diffuso un video in cui si nota una donna che lamenta in modo acceso al controllore la mancata sicurezza anti-Covid nelle carrozze della Linea Ottaviano-Sarno. Da settembre, infatti, su questa tratta sono state soppresse fasce orarie indispensabili per i viaggiatori, il che ha causato continui assembramenti e sovraffollamento all'interno dei vagoni. 

«Questi treni sono disastrosi, manca anche la cosa più banale come il disinfettante per le mani. Noi vi paghiamo il servizio, ma il vostro è sempre più scandente» denuncia la donna che si vede nel video. 

A sottolineare la denuncia anche un altro viaggiatore: «Non c’è nessuno che controlla all’entrata il green pass, c'è chi entra senza mascherina bypassando ogni regola, nessuno viene a sanificare il treno tra un corsa e l’altra».

Non bastasse, sempre più spesso le persone si ritrovano a dover essere multate e accompagnate fuori dal treno, anche se munite di biglietto. Pochi giorni fa, come è riportato anche dal video, è accaduto a un immigrato provvisto del ticket regolarmente obliterato ma non adatto per la tratta intrapresa (aveva un biglietto per Barra, ma doveva dirigersi a San Valentino). «Forse se i controlli venissero effettuati prima di salire sul treno queste situazioni disagevoli non si verificherebbero», continua la donna protagonista della protesta.    

Video

Da tempo i pendolari chiedevano più aiuto e sicurezza per evitare il rischio di trovarsi di fronte al penoso spettacolo di litigi e ritardi una volta entrati. «La cosa meno grave che ti può succedere è che ti rubano il cellulare», afferma una ragazzina che tutti i giorni si reca a Napoli dall’hinterland vesuviano per andare a scuola. Tantissime, infatti, le ragazze che si spostano in Circumvesuviana per andare a scuola o all’università. Ragazze giovanissime che affrontano il viaggio con apprensione, paura, timore, soprattutto se sanno di dover oltrepassare una di quelle vecchie e trasandate stazioni. 

Una paura dettata non solo da quello che può accadere durante il viaggio, ma soprattutto per il clima che serpeggia in determinate stazioni, sprovviste del servizio biglietteria e totalmente in balia di baby gang e malintenzionati.

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